Sostegno al sistema giudiziario che ha avviato il processo al fondatore di Life 120 per esercizio abusivo di professione medica. Un modo per esprimere la propria posizione sulla pericolosità di diete fasulle, informazioni non verificate e consigli miracolosi “forniti da sedicenti esperti, chiedendo che le istituzioni mettano in campo azioni di tutela della salute pubblica in ambito nutrizionale”.
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom) ha sospeso per sei mesi “l’attività di diffusione dei contenuti da parte dei servizi di media audiovisivi sul canale 880 SAT e sul canale 61 DTT esercitati rispettivamente dalla società Italian Broadcasting S.r.l e Mediacom S.r.l. a seguito della programmazione del format Il cerca salute e dello speciale Quello che non vi hanno detto sul Coronavirus in relazione al metodo LIFE 120 di Adriano Panzironi”.
Il ministero della Salute, con nota del 6 maggio scorso, ha disposto che tutte le emittenti che ritrasmettono il format “Il Cerca Salute” del giornalista Adriano Panzironi debbano obbligatoriamente inserire un testo scorrevole in sottopancia, che riporti: “Avviso del ministero della Salute: il Sig. Adriano Panzironi non possiede alcun titolo abilitante alla prescrizione o elaborazione di diete, il ministro della Salute invita a consultare sempre il proprio medico curante. Attenzione: secondo il parere del Consiglio superiore della sanità, emesso nella seduta del 9 ottobre 2018 il metodo “Life 120″ si basa su argomentazioni non supportate da evidenze scientifiche e incorre in imprecisioni ed errori gravi”.