Fragole, spinaci, cavolo. E poi, ancora, pesche noci e mele. Questa la top five nella classifica di frutta e verdura non biologiche con maggiori residui di pesticidi stilata in Usa dall’Environmental working group, organizzazione ecologista no profit che annualmente prende in esame i campionamenti del dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (Usda) per misurare i livelli di contaminazione.

Un adulto elimina i pesticidi 10-15 volte più velocemente di un bambino in età scolare e 50 volte rispetto a un neonato. Un'alimentazione priva di sostanze tossiche garantisce la salute dei più piccoli, con benefici osservabili solo nel lungo periodo. A sottolinearlo è Ruggiero Francavilla, docente di pediatria all’Università di Bari e responsabile del servizio di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione pediatrica presso l’Azienda ospedaliera barese, nel corso del recente congresso della Società italiana di pediatria preventiva e sociale.

Servono scelte politiche chiare, coraggiose, che investano nel biologico per supportare la transizione ecologica dell’agricoltura italiana. L’appello giunge dall’edizione 2021 di Sana, il salone del biologico svoltasi nei giorni scorsi a Bologna, per voce di Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio.

Apre i battenti oggi presso BolognaFiere la 31.ma edizione di Sana, il salone internazionale del biologico. La manifestazione, che si concluderà lunedì prossimo 9 settembre, prevede un ricchissimo programma di convegni, workshop e seminari.

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