Solo il 20% dei Pdta (Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali) relativi alla presa in carico di pazienti affetti da malattie croniche contiene informazioni sufficienti per poter applicare una terapia nutrizionale, secondo quanto previsto dalle linee guida internazionali. A segnalarlo, Maurizio Muscaritoli, presidente della Sinuc (Società̀ italiana di nutrizione clinica e metabolismo), nel corso del Forum Nutrendo, tenutosi di recente a Roma.
L’insufficienza renale cronica si combatte anche a tavola, seguendo una dieta che tenga insieme qualità e gusto per non compromettere l’adesione del paziente. Il risultato? Ritardare, anche di molto, la progressione della malattia. Questo quanto ribadito nel corso di un recente incontro promosso da Aned (Associazione nazionale emodializzati dialisi e trapianto), in collaborazione con Astellas Pharma, che ha voluto focalizzare l’attenzione su un tema ancora troppo sottovalutato dalla comunità clinica.