Il CoQ10, considerato un cofattore essenziale della catena di trasporto degli elettroni che protegge dal collasso o dalla degenerazione mitocondriale, è da diversi anni un integratore al centro dell’interesse di chi si occupa di emicranie e gli studi al momento sostengono che potrebbe avere un effetto benefico su durata e frequenza dell'attacco.

Il CoQ10, considerato un cofattore essenziale della catena di trasporto degli elettroni che protegge dal collasso o dalla degenerazione mitocondriale, è da diversi anni un integratore al centro dell’interesse di chi si occupa di emicranie e gli studi al momento sostengono che potrebbe avere un effetto benefico su durata e frequenza dell'attacco.

Tra i fattori legati all’insorgenza dell’emicrania un ruolo cruciale sembra essere giocato dalla disbiosi intestinale. È stato infatti dimostrato come l’intestino sia in grado di modulare le attività del sistema nervoso centrale, attraverso l’asse intestino-cervello e come la disbiosi intestinale possa influenzare patologie neurologiche, compresi gli attacchi di emicrania. Una recente review, pubblicata su Nutrients, ha voluto esplorare la correlazione tra emicrania, principali malattie cronico-degenerative non trasmissibili e disbiosi intestinale. Ne abbiamo parlato con Annalisa Noce, professore associato di nefrologia e direttrice della Scuola di specializzazione di nefrologia dell’Università di Roma Tor Vergata, coordinatrice della pubblicazione scientifica.

Il coenzima Q10 (CoQ10), noto anche come ubichinone, si ritiene possa svolgere un ruolo nel trattemento dell'emicrania, benché il meccanismo resti ancora sconosciuto. 

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