Un gruppo di ricercatori giapponesi, guidato da Yoshiyuki Shirakawa dell'Università di Doshisha, ha messo a punto un metodo in grado di migliorare la solubilità in acqua della Quercetina (Que), creando cosiddetti co-amorfi tra il flavonoide e alcuni aminoacidi. I risultati del lavoro sono stati pubblicati di recente su Advanced powder technology.
Si ricorderà come, più o meno quattro anni fa, in Italia scattò l’allarme sicurezza per alcune segnalazioni di tossicità epatica legate al consumo di prodotti contenenti in particolare curcumina e piperina. Proprio questa combinazione, nata per aumentare la biodisponibilità del derivato della curcuma, è divenuta di nuovo oggetto di riflessione da parte dell’Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio (BfR) che si è pronunciato sulle potenziali cause di eventuali eventi avversi legati a sovradosaggio di curcumina.
Sarà on line dal prossimo 15 Ottobre il 1° Simposio Sifnut (Società italiana formulatori in nutraceutica), società scientifica nata poco più di un anno fa con l’obiettivo di promuovere ricerche, studi e linee guida in tema di formulazione nutraceutica. L’edizione del simposio, necessariamente virtuale considerata la situazione emergenziale contingente, sarà suddivisa in quattro sessioni, con 13 relatori e due lezioni magistrali. Cinque le aree tematiche: formulazione nutraceutica, delivery e biodisponibilità, testing in vitro, affari regolatori e proprietà intellettuale.
Negli ultimi decenni, i cibi fermentati di origine vegetale già apprezzati per caratteristiche nutrizionali-salutistiche, modifiche organolettiche desiderabili ed estensione della durata di conservazione, sono oggetto di interesse da parte della ricerca per migliorare la bioaccessibilità intestinale dei polifenoli.