Nelle cellule endoteliali, bassi livelli di magnesio (Mg) promuovono l'acquisizione di un fenotipo pro-infiammatorio e pro-aterogeno, attraverso molteplici meccanismi che influenzano la fisiologia endoteliale. Ulteriore conferma, da un recente lavoro pubblicato su Nutrients, sotto il coordinamento di Jeanette A. Maier, del dipartimento di Scienze biomediche e cliniche dell’Università di Milano.

Il magnesio, quarto catione più abbondante nell’organismo, è coinvolto in numerosi processi fisiologici, biochimici e cellulari essenziali che regolano la funzione cardiovascolare. Svolge un ruolo fondamentale nella modulazione del tono della muscolatura liscia vascolare, della funzione delle cellule endoteliali e dell'eccitabilità del miocardio ed è quindi centrale nella patogenesi di numerosi disturbi cardiovascolari. Dati osservazionali hanno mostrato un’associazione tra basse concentrazioni sieriche e aumento dell’aterosclerosi, della malattia coronarica, delle aritmie e dell’insufficienza cardiaca. Tuttavia, importanti studi sull’integrazione con magnesio hanno riportato benefici inconsistenti o incoerenti.

In collaborazione con Pharmanutra

Il sonno è vitale per la salute umana, svolgendo un ruolo fondamentale per le funzioni cerebrali, comprese le prestazioni neurocomportamentali cognitive legate alla memoria e alla regolazione dell’umore. Varie definizioni indicano il sonno come "una periodica sospensione dello stato di coscienza", durante la quale l'organismo recupera energia.

Una review pubblicata di recente su Nutrients ha messo in evidenza l’importanza di livelli sierici adeguati di magnesio (Mg) nella protezione ossea. Ne parliamo con Ligia J Dominguez, Ordinario di Medicina interna e Geriatria all’Università Kore di Enna e coordinatrice del lavoro.

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