Prove sempre più numerose mostrano il beneficio che i componenti dietetici esercitano sulla salute cardiovascolare attraverso effetti epigenetici. Una recente review, pubblicata sulla rivista scientifica internazionale Nutrients, ha preso in esame i meccanismi alla base di questi effetti, necessari per sviluppare interventi dietetici efficaci per prevenire e curare le malattie cardiovascolari (Cvd), fornendo utili indicazioni per la pratica clinica e per future ricerche. A parlarcene, tre degli autori, Paola Bontempo dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, Luigi De Masi del Cnr e Daniela Rigano dell’Università di Napoli ‘Federico II’.
Il γ-orizanolo, una miscela di esteri ferulati, si trova principalmente nella porzione lipidica della crusca di riso, a una concentrazione che varia da 59,4 a 912 mg/100 g, a seconda di fattori quali il metodo di estrazione e l'origine della crusca di riso. In numerosi studi recenti, è stato dimostrato che il γ-orizanolo ha diverse proprietà farmacologiche utili, agendo come antiossidante e antinfiammatorio, ed è in grado di migliorare i sintomi vasomotori della menopausa, abbassare il colesterolo e migliorare il pattern lipidico plasmatico.
La rivista Nutrients ha pubblicato di recente un numero speciale dal titolo “Dietary supplements in cardiovascular and metabolic diseases”. L’editoriale di apertura e commento è stato affidato a Bruno Trimarco e Gaetano Santulli, del dipartimento di Scienze biomediche avanzate, Aou Federico II di Napoli.
Un maggior consumo di alimenti ultra-processati (Ufp) aumenta il rischio di cancro e patologie cardiometaboliche. A segnalarlo, uno studio coordinato dall’International agency for research on cancer (Iarc), pubblicato su The Lancet regional health - Europe.