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Integratori nelle malattie cardiovascolari e metaboliche: special issue di Nutrients

06 Ottobre 2024

La rivista Nutrients ha pubblicato di recente un numero speciale dal titolo “Dietary supplements in cardiovascular and metabolic diseases”. L’editoriale di apertura e commento è stato affidato a Bruno Trimarco e Gaetano Santulli, del dipartimento di Scienze biomediche avanzate, Aou Federico II di Napoli.

“Recenti ricerche hanno suscitato un crescente interesse per gli effetti degli integratori alimentari sui disturbi cardiovascolari e metabolici”, si legge nell’editoriale. “Lo scopo di questo numero speciale era quello di raccogliere contributi con solide basi scientifiche, per offrire una valutazione aggiornata sul ruolo degli integratori alimentari nelle malattie cardiovascolari e metaboliche, prendendo in esame studi sperimentali e clinici”.

Lo special issue si apre con due indagini precliniche che hanno valutato gli effetti dell'estratto di bergamotto (Citrus bergamia) in vitro e in vivo, mostrando una riduzione dello stress ossidativo e un miglioramento della dislipidemia, evidenziando anche un ruolo potenziale della combinazione tra inibitori Sglt2 ed estratti vegetali.

In un altro studio in vivo, topi umanizzati sono stati integrati, per 40 giorni, con L-carnitina ed emulsioni di oli essenziali derivate da pazienti con cardiopatia ischemica e diabete mellito di tipo 2. I ricercatori hanno valutato l’impatto sulla composizione del microbiota intestinale, sui metaboliti microbici e sui marcatori plasmatici correlati a malattie cardiovascolari, infiammazione e stress ossidativo. I risultati indicano che le emulsioni di oli essenziali, in particolare quelle contenenti oli essenziali di prezzemolo e rosmarino, hanno mostrato effetti prebiotici sui batteri commensali benefici, principalmente del genere Lactobacillus; inoltre, i topi trattati con questi oli essenziali hanno mostrato una diminuzione dei livelli plasmatici di trimetilammina N-ossido (Tmao) e un aumento dei livelli fecali di acidi grassi a catena corta (Scfa).

Un altro studio ha preso in esame la qualità di 19 prodotti, tra cui tisane e integratori alimentari, valutando il contenuto di 1-deossinojirimicina (Dnj), principio noto per la sua capacità di inibire l'α-glucosidasi e regolare i livelli di glucosio postprandiale, polifenoli selezionati e attività antiossidante. I risultati hanno rivelato una qualità scadente in molti integratori alimentari, compromettendone potenzialmente i benefici per la salute, a causa del basso contenuto di nutraceutici. Inoltre, è stato proposto un nuovo metodo per la determinazione del contenuto di Dnj, offrendo uno strumento di screening rapido per valutare la qualità del prodotto senza la necessità di processi cromatografici complessi.

Due le review presenti nel numero speciale. La prima ha preso in esame l'astaxantina, un carotenoide naturale comunemente presente in vari animali acquatici, tra cui salmone, gamberetti e crostacei, che mostra un effetto antiossidante 14, 65 e 54 volte superiore, rispettivamente, a quello di vitamina E, C e β-carotene. La seconda, ha esplorato il ruolo della taurina nell'invecchiamento e nella salute cardiovascolare.

Seguono, gli studi clinici. Il primo, è un'analisi retrospettiva di 685.778 pazienti con nuova diagnosi di osteoartrite, dimostrando che l'uso costante di glucosamina, in questi casi, si associa a un rischio più elevato di malattie cardiovascolari.

Il secondo, è uno studio randomizzato e controllato in singolo cieco, in cui si dimostra come l’integrazione di L-Arginina più vitamina C sia in grado di migliorare le prestazioni di deambulazione, la forza muscolare e l'affaticamento negli adulti con long-Covid.

Il numero si conclude con la presentazione di tre studi randomizzati, in doppio cieco e controllati con placebo. Il primo, ha testato gli effetti dell’integrazione alimentare con coenzima Q10/Nadh sulla percezione della fatica e sulla qualità della vita in pazienti con sindrome da stanchezza cronica. Lo studio, di 12 settimane con 207 partecipanti, ha mostrato riduzioni significative nella percezione dell'affaticamento cognitivo e nella gravità complessiva dell'affaticamento, nonché miglioramenti nella qualità della vita correlata alla salute tra coloro che hanno ricevuto CoQ10/Nadh. Inoltre, nel gruppo sperimentale sono stati osservati miglioramenti nella durata e nella qualità del sonno.

Il secondo, mirava a valutare l’impatto del concentrato di pomodoro idrosolubile (Wstc), ottenuto da pomodori freschi, sull’apoptosi piastrinica e sullo stress ossidativo in 52 adulti sani di mezza età e anziani, trattati per 10 settimane: l’integrazione, già a quattro settimane, ha aumentato significativamente i livelli sierici di capacità antiossidante totale e ridotto quelli di malondialdeide.

Il terzo studio, infine, ha dimostrato che l’integrazione alimentare con fitosoma della frazione polifenolica standardizzata del bergamotto, estratti di carciofo, fitosoma Q10 e zinco migliora significativamente il profilo lipidico sierico, l’infiammazione sistemica, gli indici di steatosi epatica non alcolica e la reattività endoteliale in soggetti sani con ipercolesterolemia moderata. (n.m.)

 

 

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