Una malattia nella malattia. Così va considerata la malnutrizione nel paziente affetto da tumore, come ribadito di recente a Roma, in occasione dell’’incontro Screening precoce e supporto nutrizionale del paziente oncologico: a che punto siamo?, promosso presso la Sala Capitolare del Senato dalla Senatrice Tilde Minasi, presidente dell’Intergruppo parlamentare Oncologia: prevenzione, ricerca e innovazione: un’occasione di confronto tra istituzioni, società scientifiche, clinici e associazioni pazienti, per fare il punto sul tema della nutrizione clinica in Italia e condividere soluzioni e azioni normative finalizzate a risolvere le criticità ancora presenti nella gestione dello stato nutrizionale del paziente oncologico.
Lo scorso 11 febbraio si è tenuto, presso l’Ospedale San Raffaele di Milano, un incontro organizzato dalla struttura sanitaria in collaborazione con l’associazione pazienti Amici Onlus e il supporto non condizionato di Nestlé Health Science per discutere di suggerimenti volti a una migliore gestione della malattia di Crohn, con speciale attenzione al tema della nutrizione e della dieta.
Un team italiano ha appena pubblicato una sintesi delle attuali conoscenze sulla denutrizione in oncologia e sul ruolo degli integratori nutrizionali orali (Onc) nella gestione dei pazienti. L'obiettivo dello screening e della gestione della malnutrizione è migliorare la qualità della vita di questi pazienti, ridurre le complicanze e migliorare la prognosi.
Si chiama anoressia neoplastica e rappresenta una frequente forma di anoressia, anche se molto meno nota di quella che interessa le giovani donne. Come discusso nel corso del 5° congresso nazionale Sinuc (Società italiana di nutrizione clinica) svoltosi di recente a Lecce, le cellule neoplastiche determinano una serie di alterazioni metaboliche che hanno conseguenze a cascata: perdita di appetito, fatigue, perdita di muscolo, di proteine e grasso.