A esserne colpita è principalmente la popolazione femminile con un rapporto tra femmine e maschi di circa 9 a 1, anche se il numero dei maschi è in aumento soprattutto in età adolescenziale e pre-adolescenziale.
“Questi disturbi - si legge - se non diagnosticati e trattati precocemente, aumentano il rischio di complicanze organiche rilevanti a carico di tutti gli organi e apparati dell’organismo, con pericolo di cronicizzazione e anche, nei casi più severi, di mortalità, in particolare per quanto riguarda l’anoressia.
I dati più recenti relativi alla Survey epidemiologica condotta a livello nazionale nell’ambito del Progetto “Piattaforma per il contrasto alla malnutrizione in tutte le sue forme (triplo burden: malnutrizione per difetto, per eccesso e da micronutrienti)” finanziato dal ministero della Salute e conclusosi a febbraio 2021, hanno mostrato un aumento della patologia diffuso in tutto il territorio nazionale e la difficoltà di accesso alle cure in molte Regioni italiane, con gravi conseguenze sulla prognosi. I dati confermano un aumento della patologia di quasi il 40% rispetto al 2019.
Le iniziative del Ministero
Il ministero della Salute ha redatto alcuni documenti di indirizzo, fortemente sollecitati sia dalle associazioni dei familiari che dagli operatori sanitari, per fornire strumenti pratici per la gestione delle persone affette da disturbi dell’alimentazione e l’invio ai centri di cura più appropriati, attraverso la segnalazione della mappa dei servizi e delle associazioni dedicati alla cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.
È stata ritenuta di fondamentale importanza la disponibilità di un “primo riferimento” e, a tal fine, è stata realizzata da Ministero e Istituto superiore di sanità la piattaforma interattiva, e costantemente aggiornata, dove sono censiti tutti i centri dedicati alla cura dei Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, al fine di garantire ai cittadini affetti da tali patologie e alle loro famiglie i migliori livelli di accesso e appropriatezza dell'intervento.
I dati del censimento diffusi in occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla indicano 126 strutture sparse su tutto il territorio nazionale, di cui 112 pubbliche (appartenenti al Servizio sanitario nazionale - Ssn) e 14 appartenenti al settore del privato accreditato:
- 63 centri al Nord (di cui 20 in Emilia Romagna)
- 23 al Centro Italia
- 40 tra Sud e Isole.
A novembre 2022 il ministero della Salute ha dato mandato all’Istituto superiore di sanità di avviare, in stretta collaborazione con le Regioni e Province Autonome, con le associazioni di familiari e le società scientifiche, anche le attività per il censimento delle associazioni che operano per informare, sensibilizzare, offrire supporto a chi soffre di disturbi alimentari e ai familiari in difficoltà, rafforzare la collaborazione con le strutture dedicate alla loro cura, creando così una rete di protezione per contrastare tali disturbi e rispondere all’esigenza di intercettare sempre più precocemente i bisogni del territorio.
Nicola Miglino