Una metanalisi pubblicata nel 2014 su Jama ha dimostrato che vi è una significativa perdita di peso con qualsiasi dieta a basso contenuto di carboidrati e che le differenze di perdita di peso tra le diete a bassissimo, basso e medio contenuto erano piccole.
Nella maggior parte degli studi, la perdita di peso era dovuta a un apporto energetico inferiore, sebbene l'assunzione di energia spesso non fosse esplicitamente limitata nei gruppi Lcd. La riduzione involontaria dell'apporto energetico può essere spiegata dall'effetto saziante di grassi e proteine, un effetto di soppressione dell'appetito dei chetoni e da una maggiore attenzione al comportamento dietetico.
All’interno di piani Lcd sembra che poco differisca se si modificano le percentuali. Rispetto al basale, tre piani con il 5 E%, il 15 E% e il 25 E% di Cho, hanno portato tutti a riduzioni significative del peso corporeo e delle concentrazioni di triacilglicerolo, mentre le concentrazioni di colesterolo totale, colesterolo lipoproteico a bassa densità (Ldl) e colesterolo lipoproteico ad alta densità (Hdl) sono aumentate dopo le 12 settimane di restrizione. I cambiamenti non differivano tra i gruppi dietetici.
Diverso è se si restringono i carboidrati sotto ai 50 g al giorno, portando alla produzione di quantità misurabili di corpi chetonici: se si confronta una Very low calory ketogenic diet con limitazione energetica (14 E% Cho) con una Low Cheto diet isocalorica con limitazione energetica (41 E% Cho) si riscontra una maggiore perdita di peso e un migliore controllo glicemico nel primo caso.
Le diete strutturate con carboidrati a coprire meno del 40-45% dell’energia, considerate a Cho moderato-basse, comportano sempre una significativa perdita di peso, ma non portano a cambiamenti significativi dei livelli di colesterolo totali e neppure di colesterolo Ldl.
Complessivamente, nella disamina degli studi che hanno valutato queste diete, neppure il colesterolo Hdl, il glucosio e le concentrazioni di insulina sono state influenzate in modo significativo.
Quando si scende sotto il 40% dell’energia dai Cho complessivamente si assiste a un aumento significativo del colesterolo totale e rispetto alle diete con medio contenuto (45–55 E%), si osservano concentrazioni di Ldl significativamente più elevate, dovute, sembra, ad aumenti delle assunzioni di acidi grassi saturi, che sono state spesso accompagnate da un aumento del colesterolo nella dieta o da una riduzione delle assunzioni di fibre.
Nell'insieme, le concentrazioni di trigliceridi sono diminuite significativamente con i piani low carb, ma gli effetti benefici su questo marcatore sembrano influenzate anche dalla composizione degli acidi grassi della dieta. Purtroppo, quasi mai si hanno informazioni sui diversi tipi di acidi grassi saturi o polinsaturi, che sappiamo avere diversi effetti metabolici.
Le diete Lcd hanno portato a un aumento delle concentrazioni di glucosio rispetto a quelle con quote più alte di Cho (45–55 E%) ma con un maggiore apporto di fibre ed è questa la variabile che influenza: un aumento dell'assunzione di fibre migliora il controllo glicemico, la sensibilità all'insulina e i livelli di glucosio nel plasma. Negli studi molto spesso mancano purtroppo informazioni dettagliate circa il tipo di Cho, l'indice glicemico o il carico glicemico delle diete.
Silvia Ambrogio
Bibliografia
- The effects of different degrees of carbohydrate restriction and carbohydrate replacement on cardiometabolic risk markers in humans - A systematic review and Meta-Analysis. Nutrients2020, 12 (4), 991
- Comparison of weight loss among named diet programs in overweight and obese adults: a meta-analysis. Jama 2014, 312, 923–933.
- Low-carbohydrate diets for overweight and obesity: a systematic review of the systematic reviews. Obes. Rev. 2018, 19, 1700–1718.
- Low carbohydrate versus isoenergetic balanced diets for reducing weight and cardiovascular risk: a systematic review and meta-analysis. PLoS One2014, 9