A illustrare gli obiettivi del progetto, nel corso di una video conferenza, sono stati nei giorni scorsi l’Innovation broker Rosario Timpone e il responsabile scientifico, Valeria Sorrenti, docente di biochimica presso l’ateneo catanese.
“La novità consiste nell’utilizzare per la prima volta scarti di fiori eduli e lumache, abbinandoli a quelli di agrumi e ulivi, per ottenere estratti per uso cosmetico e nutraceutico, con l'obiettivo comune di incrementare la redditività delle produzioni, diversificare l'offerta e intercettare nuovi mercati”, ha spiegato Timpone.
Dal canto suo, Sorrenti sottolinea come lo scopo del lavoro dell’Università “sarà quello di valutare l’attività biologica di due nuove formulazioni. La prima con bava di lumaca arricchita in estratti di fiori eduli, che contengono principi attivi dotati di attività antiossidante e antinfiammatoria. La seconda con Pastazzo di agrumi arricchito in estratti di foglie di olivo, che contengono composti bioattivi in grado di esercitare azione antiossidante e di controllo dei livelli di trigliceridi”.
I fiori eduli e lumache di allevamento sono la vera novità del progetto. Come evidenziato in una nota congiunta dei promotori dell’iniziativa, i primi rappresentano un settore di nicchia nell’ambito della ristorazione che fa registrare di anno in anno trend sempre crescenti, rispondendo alle esigenze di consumatori sempre più alla ricerca di ingredienti nuovi e dal gusto originale. Lo scarto della coltivazione dei fiori eduli risulta particolarmente interessante in quanto risorsa di preziose componenti ad attività nutraceutica. Le seconde, grazie all'estrazione spinta della bava ricca di mucopolisaccaridi dalle comprovate e riconosciute proprietà lenitive e cosmetiche può rappresentare una considerevole opportunità sia per diversificare l'offerta ma anche per recuperare reddito a partire da una sostanza essenziale prodotta dall'animale.
Dal canto suo, il comparto agrumicolo produce come scarto riutilizzabile il Pastazzo (insieme di scorze, polpe e semi), in cui sono presenti anche sostanze con spiccate proprietà biologiche quali antocianine, flavanoni e acidi idrossicinnamici.
La coltivazione dell'olivo, infine, comporta l'accumulo di quantitativi rilevanti di foglie e altri residui verdi di potatura. Tale materiale di scarto risulta essere ricco di componenti quali l’oleuropeina, l’acido elenolico, l’idrossitirosolo, il tirosolo e la rutina, che presenti all’interno della struttura della foglia, sono in grado di esercitare un’importante azione antiossidante, unita al controllo della pressione arteriosa, della glicemia, dei livelli di trigliceridi e di colesterolo.
Smart Up ha una durata di 36 mesi e vede coinvolte cinque aziende agricole: Jungle Farm Società semplice agricola, Azienda agricola Costanza Ignazio, Azienda agrobiologica Panebianco Salvatore, Azienda agricola La Lumaca Madonita, Azienda Mg Trading Srls, (n.m.)