Nutrizione e agroalimentare: la Statale di Milano premia ricerca su prodotti hi-tech

08 Febbraio 2023

Si è tenuta nei giorni scorsi a Milano, la cerimonia di premiazione di Seed4Innovation, l’iniziativa di Fondazione Unimi e dell’Università degli Studi di Milano, affiancate da Deloitte Officine Innovazione, Bugnion S.p.a. e CA Group, nata con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo di ricerche altamente innovative e favorirne l'applicazione industriale o di mercato.

Otto i progetti che riceveranno un finanziamento complessivo di 400mila euro.

In area nutrizione, segnaliamo Digest, un integratore alimentare costituito da microorganismi vivi e vitali (Streptococcus thermophilus), attivi nella digestione del lattosio progettato specificatamente per ridurre i sintomi associati a questa intolleranza. Del team di ricerca fanno parte Diego Mora e Stefania Arioli del Dipartimento di Scienze per gli alimenti, la nutrizione e l'ambiente dell’Università degli Studi di Milano.

Seed4Innovation ha premiato anche altri sette progetti che, pur senza grant, usufruiranno comunque dei servizi di incubatore.

Anche in questo caso, ve ne sono di interessanti in ambito nutrizionale/agroalimentare, a partire da Gluten-Sens uno strumento innovativo per rilevare la presenza di glutine negli alimenti: un dispositivo portatile, di semplice utilizzo e costi contenuti, sviluppato dalla collaborazione tra l’Università degli studi di Milano e il Politecnico di Milano. Il team comprende Chiara Maria Di Lorenzo, Corinne Bani, Pietro Cerveri, Francesco Cellesi, Andrea Rescalli, Jean-Louis Marty.

VisioNing, invece, propone un approccio integrato e sostenibile per il recupero di nutrienti e la purificazione delle acque. Si tratta di un sistema bimodulare costituito da un reattore bioelettrochimico (modulo 1) in grado di iniziare la degradazione delle sostanze inquinanti e recuperare contemporaneamente i nutrienti di cui il refluo è ricco (N, P, K e innumerevoli micronutrienti) in una forma facilmente riutilizzabile.

Nel secondo modulo opera un fotocatalizzatore galleggiante in grado di sfruttare l’energia solare per completare il processo di purificazione mediante degradazione della componente organica residua. L’acqua, così trattata, può essere reimmessa nell’azienda per i vari usi, mentre i nutrienti raccolti andranno a fertilizzare il suolo. L’idea nasce dalla collaborazione tra dipartimento di Chimica, dipartimento di Scienze agrarie e ambientali, dipartimento di Scienze e Politiche ambientali dell’Università degli studi di Milano. Il team è composto da Ermelinda Falletta, Daniela Meroni, Stefania Marzorati, Mirko Magni, Andrea Goglio e Fabrizio Adani.

Infine, Check Mate, una nuova piattaforma tecnologica costituita da una fascia "smart", posizionabile sul braccio, in grado di analizzare in modo non invasivo diversi metaboliti, come acido lattico e glucosio per gli atleti. La misurazione è continua e può essere monitorata tramite app dall’atleta o dal proprio allenatore così da regolare le attività da svolgere basandosi su parametri in tempo reale. Check Mate potrà trovare applicazioni anche in ambito sanitario, veterinario e agroalimentare. L’idea nasce dalla collaborazione tra Alessandro Minguzzi e Alberto Vertova del dipartimento di Chimica dell’Università degli studi di Milano, il team di Luca De Stefano e Principia Dardano del Cnr-Isasi di Napoli ed Elena Cefis dell’Università degli studi di Bergamo. (n.m.)

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