Junk food, appello all’Ue: stop a marketing aggressivo sui bambini

09 Dicembre 2021

Regole ferree contro un’informazione che incentiva il consumo di cibi spazzatura tra i più piccoli. È un appello che un gruppo di società scientifiche, associazioni di familiari e consumatori ha deciso di rivolgere all’Unione europea perché possa legiferare e prendere provvedimenti contro il dilagare di messaggi pubblicitari ritenuti troppo aggressivi.

“Siamo molto preoccupati per una comunicazione che non favorisce stili di vita salutari. Questo va contro gli interessi dei bambini", sottolinea Annemie Drieskens, della Confederation of family organisations in the european union (Coface).

Ecco così una serie di suggerimenti per provvedimenti legislativi da adottare, contenuti in un documento consegnato a referenti Ue. Innanzitutto, il divieto di pubblicità in televisione, tra le 6,00 e le 23, di alimenti definiti "nutrizionalmente poveri". Stop, per questi prodotti, a qualsiasi messaggio sui media digitali, comprese le piattaforme di condivisione di video e i social network. Divieto assoluto di sponsorizzazione di eventi sportivi, limiti al packaging esageratamente accattivante per i più piccoli e 18 anni come età limite per la definizione di età pediatrica.

A oggi, secondo i proponenti, i più giovani, in Europa, sono sottoposti ad almeno quattro spot televisivi giornalieri proponenti cibi zuccherati, grassi e/o salati.

"Il marketing digitale, poi, è in grado di proporre messaggi sempre più personalizzati e persuasivi ed è totalmente incontrastato”, dice Raymond Vanholder, in rappresentanza dell’European chronic disease alliance confederation (Ecda). “Sappiamo come vi sia una forte correlazione tra incidenza infantile di sovrappeso o obesità e problemi di salute in età avanzata. I bambini vivono un'età cruciale dello sviluppo nella quale l'alimentazione svolge un ruolo chiave per il loro futuro.  Dobbiamo proteggere le nostre generazioni più giovani dall'esposizione a messaggi che favoriscono il consumo di alimenti e bevande ad alto contenuto di grassi, sale o zucchero, in particolare online e sui social media".

Qualche esempio virtuoso in giro per l’Europa c’è, come alcuni provvedimenti presi da Regno Unito e Spagna tesi a limitare l’esposizione dei più piccoli a pubblicità nocive. Troppo poco, però, secondo gli esperti.  “Abbiamo temporeggiato eccessivamente”, dice Nikolai Pushkarev, dell’European public health alliance (Epha). “La nostra iniziativa è un invito alle istituzioni perché inizino davvero a muoversi, anche in considerazione per progetto Ue Farm to Fork, lanciato di recente, che fa esplicito riferimento alla necessità di una legislazione efficace per affrontare l'esposizione di bambini e adolescenti alla pubblicità e al marketing di alimenti trasformati ad alto contenuto di grassi, zucchero e sale sui media radiotelevisivi e digitali”.

Non è più il tempo dell’autodisciplina dell’industria, secondo Amandine Garde, dell'Università di Liverpool e prima firma del documento consegnato all’Ue, ma di regole basate sull’evidenza scientifica.

 

Questo l’elenco delle associazioni che hanno firmato il documento inviato all’Ue:

Association of european cancer leagues (Ecl), Confederation of family organisations in the european Union (Coface); Eurochild; EuroHealthNet; European association for the study of the lLiver (Eals); European chronic disease alliance (Ecda); European childhood obesity group (Ecog); European heart network (Ehn); European oncology nursing society (Eons); European public health alliance (Epha); European public health association (Eupha); Foodwatch; International association of mutual benefit societies (Aim); International diabetes federation europe (Idf Europe); Safe food advocacy europe (Safe); Standing committee of european doctors (Cpme); The european consumer organisation (Beuc); The good lobby; United european gastroenterology (Ueg); World cancer research fund international (Wcrfi).

Nicola Miglino

 

Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…