Circolarità, sull’intero territorio nazionale, dei buoni utilizzati mensilmente dai celiaci per comprare prodotti senza glutine, che ora hanno valenza regionale e dematerializzazione dei buoni nelle quattro Regioni che ancora li utilizzano in modo cartaceo. E, ancora, formazione degli operatori scolastici sulle intolleranze alimentari. Questo quanto previsto da due disegni di Legge in corso di discussione parlamentare, di cui si è parlato nei giorni scorsi a Roma, presso palazzo Giustiniani, in concomitanza con la Giornata mondiale della celiachia svoltasi il 16 maggio.

Prende il via, con un progetto pilota che coinvolgerà quattro Regioni, il primo programma in Italia di screening per il diabete di tipo 1 e per la celiachia che mira a identificare, nella popolazione pediatrica sana, le persone a rischio di sviluppare una o entrambe queste malattie, in modo da poter offrire loro un trattamento precoce. 

La Società italiana di gastroenterologia ed endoscopia digestiva (Sige), in collaborazione con altre società scientifiche, ha redatto un documento contenente le Linee guida nazionali su diagnosi e terapia della celiachia (vedi allegato).

Gli individui affetti da celiachia sono più suscettibili alle insufficienze pancreatiche, alla disbiosi, alle insufficienze di lattasi e alle carenze di acido folico, zinco e magnesio, vitamina B12, ferro e vitamina D, nonché alla perdita ossea accelerata a causa di un aumento delle molecole di segnalazione infiammatorie. 

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