Consumare la colazione dopo le 9 del mattino aumenta il rischio di diabete di tipo 2, ma aumentano anche glicemia, trigliceridi e proteina C-reattiva. Nelle persone con diabete, poi, saltare la colazione è proprio controindicato: la crononutrizione ci dice che l’orario dei pasti ha un impatto sui ritmi circadiani che, a loro volta, regolano la secrezione di diversi ormoni, tra cui i livelli di insulina.

Dieta Mediterranea, genere e microbiota intestinale sono strettamente correlate a genesi e sviluppo del diabete, al punto che i ricercatori cominciano a ipotizzare interventi nutrizionali mirati e personalizzati sia sul fronte prevenzione che su quello terapeutico. Questo quanto discusso nei giorni scorsi a Piacenza nel corso nel 44.mo Congresso nazionale Sinu.

L’effetto ipocolesterolemizzante delle proteine ​​della soia è ben documentato, ma altri componenti sembrano conferire significativi benefici alla salute cardiovascolare, nonostante abbiano ricevuto meno attenzione nel corso degli anni. Gli attuali risultati epidemiologici mostrano un’associazione inversa tra il consumo di alimenti/prodotti integrali a base di soia e il rischio di malattie cardiovascolari: un aumento del consumo di soia (fino a 101 g/giorno) è associato a una minore mortalità per malattie cardiovascolari, anche se sembra che i diversi alimenti a base di soia possano variare in termini di efficacia biologica ed effetti protettivi. 

Benefici dagli acidi grassi Omega-3 nei soggetti diabetici. A evidenziarlo, uno studio da poco pubblicato sul Journal of clinical endocrinology and metabolism, tra i primi a fare chiarezza su un aspetto ancora poco studiato legato all’impiego di Omega-3 nel regime dietetico di chi soffre di diabete.

Pagina 1 di 16
Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…