Consumare la colazione dopo le 9 del mattino aumenta il rischio di diabete di tipo 2, ma aumentano anche glicemia, trigliceridi e proteina C-reattiva. Nelle persone con diabete, poi, saltare la colazione è proprio controindicato: la crononutrizione ci dice che l’orario dei pasti ha un impatto sui ritmi circadiani che, a loro volta, regolano la secrezione di diversi ormoni, tra cui i livelli di insulina.
Si chiama “Io Comincio Bene” (www.iocominciobene.it) la campagna promossa da Unione italiana food per sostenere il valore della prima colazione in Italia. Con il contributo di Silvia Migliaccio, specialista in endocrinologia e malattie del metabolismo, sono stati messi a punto consigli e menù per suggerire quali alimenti preferire nelle diverse fasi della vita, con un focus su tre tipologie specifiche di target: gli adolescenti, le donne in gravidanza e gli over 65.
Un recente studio prospettico condotto su una coorte di 712 adulti anziani (età media 70,8 anni), ha indagato la correlazione tra assenza di colazione una o più volte alla settimana e declino cognitivo, valutato tramite il punteggio del Mini-mental state examination (Mmse).