I ricercatori americani hanno esaminato i dati di 1.141 partecipanti all’Alliance/Swog 80405, uno studio clinico di fase 3 già terminato che confrontava l'aggiunta di cetuximab e/o bevacizumab alla chemioterapia standard in pazienti con cancro colorettale precedentemente non trattato, in stadio localmente avanzato o metastatico.
Al momento dell'arruolamento, i partecipanti avevano compilato un questionario delle abitudini alimentari, consumo di caffè compreso e così i ricercatori hanno potuto valutare, in un follow-up medio di 5,4 anni, il decorso di malattia anche in funzione di questo parametro.
Risultati davvero sorprendenti: rispetto a chi non beveva caffè, il rischio di progressione di malattia diminuiva del 5% per ogni tazza consumata al giorno, mentre la mortalità del 7%. Chi consumava 2-3 tazzine/die aveva un rischio di progressione e mortalità ridotti del 18% che, con almeno 4 tazzine/die, diventavano -22% e -36% rispettivamente.
"È noto che diversi composti del caffè hanno proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e insulino-sensibilizzanti che possono essere efficaci nel contrastare il cancro", afferma Chen Yuan del Dana Farber cancer institute di Boston che ha coordinato la ricerca insieme a Christopher Mackintosh, della Mayo clinic school of medicine di Rochester, nel Minnesota. "Altri studi, di carattere epidemiologico, avevano già messo in evidenza l’associazione tra maggior consumo di caffè e migliore sopravvivenza in pazienti con cancro al colon in stadio 3, ma non era noto il vantaggio nelle forme metastatiche”.
Così conclude Kimmie, del Dana-Farber: “I nostri risultati ci hanno permesso di stabilire un'associazione, ma non una relazione di causa-effetto. Di conseguenza, è prematuro raccomandare un'elevata assunzione di caffè come potenziale trattamento per il cancro del colon-retto, benché l’evidenza suggerisca che non è pericoloso e può arrecare benefici. Piuttosto, si aggiungono ulteriori dati sull’importanza della dieta e di altri fattori modificabili nel trattamento dei pazienti colpiti da questa forma di neoplasia. Sono sicuramente necessarie ulteriori ricerche per determinare quale sia la reale connessione causale tra consumo di caffè e miglior prognosi nei pazienti con cancro del colon-retto, in particolare per individuare i composti all'interno del caffè responsabili di questi vantaggi".
Nicola Miglino