Covid-19, progetto europeo Spin: nuovo integratore allo studio a Bologna

16 Dicembre 2020

Spermidina ed eugenolo per contrastare i danni intracellulari da Sars-coV-2. L’ipotesi è sotto indagine all’Università di Bologna che sta coordinando Spin, progetto di ricerca che rientra tra le attività messe in campo dall’Unione europea in risposta alla pandemia da Covid-19. Tutto ruota intorno all’autofagia, un meccanismo di pulizia intracellulare messo in crisi proprio da Sars-coV-2 per evitare di essere degradato ed eliminato.

“Al momento non sono disponibili farmaci che abbiano una funzione preventiva e che possano essere presi senza la supervisione di un medico”, sottolinea Giovanni Dinelli, docente di Agronomia generale all’Università di Bologna e coordinatore del progetto. “Spin intende sviluppare un nuovo integratore nutrizionale arricchito in spermidina ed eugenolo, che dovrebbe rinforzare il sistema immunitario con una attività preventiva dell’infezione da Covid-19 o delle sue forme più gravi. Il team di ricerca è caratterizzato da una forte multidisciplinarietà essendo coinvolti biologi, chimici organici, agronomi esperti di prodotti naturali e di piante officinali, economisti, fisiologi della nutrizione, farmacisti ed esperti in tecniche della comunicazione”.

L’autofagia, dal greco “mangiare se stesso”, è un meccanismo cellulare attraverso cui le cellule del corpo si ripuliscono da eventuali componenti non necessarie o danneggiate, per favorire il rifornimento, attraverso il riciclo, di sostanze nutritive necessarie per le funzioni vitali, per l’omeostasi, l’invecchiamento e lo sviluppo. I coronavirus bloccano i processi dell’autofagia per evitare la propria degradazione e la formazione di risposte immunitarie cellulari innate.

“Sia spermidina che eugenolo sono principi attivi naturali caratterizzati da una serie di effetti benefici per il funzionamento del sistema immunitario”, sottolinea Francesca Truzzi, ricercatrice presso il dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari dell’Università di Bologna. “In aggiunta, la spermidina, abbondante nel germe di grano, è stata selezionata perché gioca un ruolo cruciale nel favorire l’autofagia cellulare. L’eugenolo, proveniente dall’olio essenziale estratto dai chiodi di garofano è, d’altra parte, una sostanza con comprovate proprietà antivirali e anch’esso in grado di attivare l’autofagia cellulare. Gli esperimenti in vitro indicano che sia spermidina che eugenolo sono in grado di indurre l’attivazione dell’autofagia in diversi tipi cellulari e che la loro combinazione sembra avere un significativo effetto sinergico. Questo suggerisce come un integratore alimentare contente entrambi i principi attivi naturali potrebbe indurre l’attivazione dell’autofagia cellulare nell’organismo umano, favorendo così un meccanismo di prevenzione da possibili infezioni virali”.

Si tratta, ora, di capire cosa può accadere nell’uomo. “Sia spermidina che eugenolo sono già considerati prodotti sicuri e attualmente utilizzati per la formulazione di integratori alimentari” dice Enzo Spisni, docente di Fisiologia della nutrizione all’Università di Bologna. “Secondo il regolamento italiano degli integratori alimentari, inoltre, non è necessario procedere con la sperimentazione sull’uomo per mettere il prodotto sul mercato. Tuttavia, noi intendiamo procedere con lo studio sperimentale sull’uomo per il quale stiamo già prendendo accordi. Il primo lotto di prodotto lo abbiamo già preparato, ma non verrà messo in commercio proprio perché lo abbiamo destinato alla sperimentazione sull’uomo. Non sappiamo dire con precisione quando sarà disponibile sul mercato. Attualmente, stiamo cercando di risolvere alcuni problemi tecnici che riguardano la sua produzione in scala industriale e il ritrovamento di una azienda in grado di occuparsi della sua commercializzazione. Non appena questi problemi saranno risolti, il prodotto sarà disponibile, speriamo molto presto”.

Spin è un progetto finanziato nell’ambito della chiamata europea Eit Food, divisione dell’Istituto europeo per l'innovazione e la tecnologia, nell’ambito della Crisis response initiative in risposta alla pandemia in corso. Il progetto è costituito da un consorzio internazionale con capofila l’Università di Bologna. È inoltre costituito dall’Università autonoma di Madrid, l’Institute of animal reproduction and food research polacco, l’azienda francese Xeda (produttrice di formulati naturali), Tgd, spinoff dell’Università di Bologna specializzata nella produzione di integratori ottenuti a partire da prodotti naturali e il Molino Naldoni, specializzato nella produzione di farine per uso artigianale e industriale.

Nicola Miglino

 

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