Salute degli occhi, quando i nutraceutici possono essere di aiuto

12 Ottobre 2022

Sono numerosi i nutraceutici che trovano applicazione in oftalmologia, in virtù delle loro proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e modulatorie della risposta immunitaria. A fare il punto, Gianluca Scuderi, direttore Uod Oftalmologia, Azienda ospedaliera Sant’Andrea, Roma, nel corso del recente congresso nazionale Sinut (Società italiana di nutraceutica) svoltosi a Bologna.

“Fra tutti gli organi del corpo umano, l’occhio è sicuramente uno di quelli maggiormente soggetto allo stress ossidativo, a causa della sua continua esposizione ad agenti quali la radiazione luminosa, l’ossigeno e le sostanze irritanti libere nell’aria”, sottolinea Scuderi. “Infatti, patologie come l’occhio secco, la cataratta, il glaucoma e la degenerazione maculare senile, trovano nello stress ossidativo una concausa importante nella loro patogenesi e nella loro progressione”.

L’occhio secco è una malattia multifattoriale della superficie oculare caratterizzata da una perdita di omeostasi del film lacrimale, in cui si crea un circolo vizioso di instabilità del film lacrimale, iperosmolarità lacrimale, infiammazione, produzione di radicali liberi e apoptosi cellulare.

“Nelle linee guida stilate dal Dry eye workshop nel 2017, è prevista la supplementazione nutrizionale e cambiamenti dietetici come parte integrante della terapia. Studi recenti hanno evidenziato i benefici dell’utilizzo della lattoferrina, mostrandone le proprietà antinfiammatorie e migliorative dei parametri qualitativi e quantitativi del film lacrimale. Sono sempre maggiori le evidenze sull’utilizzo degli acidi grassi polinsaturi Omega-3, specialmente nella forma indotta indotta da disfunzione delle ghiandole di Meibomio”.

Per quanto riguarda la cataratta, sappiamo trattarsi di una progressiva e irreversibile opacizzazione del cristallino, che porta a graduale riduzione del visus fino alla perdita totale della funzionalità visiva.

“La terapia d’elezione è quella chirurgica, ma studi suggeriscono l’utilizzo di supplementi con vitamina C, zeaxantina e luteina per rallentare la progressione e ridurre l’incidenza di specifiche tipologie di cataratta”, prosegue Scuderi. “Nel glaucoma, neuropatia ottica cronica progressiva che può essere accompagnata da un aumento della pressione intraoculare, è stata evidenziata l’azione antiossidante e neuroprotettiva di alcuni nutraceutici. Tra questi, il coenzima Q10 e la citicolina rivestono sicuramente un ruolo centrale, essendo in grado di ridurre il tasso di perdita delle cellule ganglionari retiniche e di ridurre i livelli di superossidodimutasi nell’umore acqueo. Infine, per quanto riguarda la degenerazione maculare senile, lo studio Areds2 ha concluso che una formulazione di luteina, zeaxantina, omega-3, zinco, vitamina C e vitamina E è in grado di ridurre la progressione della malattia verso forme più gravi in un periodo di osservazione di 5 anni”.

E conclude: “Lo stress ossidativo è parte integrante della patogenesi di varie patologie riguardanti distretti oculari diversi. I nutraceutici dotati di attività antiossidante e antiinfiammatoria possono essere dei validi supporti nella terapia e nella gestione di queste malattie. Ulteriori studi sono necessari al fine di comprendere le migliori combinazioni che possano fornire benefici sia nelle fasi precoci che in quelle più avanzate, a supporto delle terapie convenzionali”. (n.m.)

Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…