Gli studi interessati includevano 26 metanalisi e, nella stragrande maggioranza dei casi, confrontavano prodotti a base di mirtilli rossi con un placebo o nessun trattamento.
I risultati parlano chiaro: il succo di mirtillo rosso, piuttosto che integratori derivati dal frutto, riducono del 26% il rischio di recidiva di Ivu sintomatiche nelle donne, del 54% nei bambini e del 53% nelle persone suscettibili a Ivu a seguito di interventi chirurgici o radioterapici.
Nessun beneficio evidente, invece, per anziani, donne in gravidanza o nelle persone con disturbi legati a problemi di svuotamento della vescica.
“I mirtilli rossi contengono proantocianidine in grado di inibire l'adesione di Escherichia coli alle cellule uroteliali che rivestono la vescica”, sottolinea Jonathan Craig, Vicepresidente del College of medicine & public health della Flinders University a Bedford park, in Australia e coordinatore della ricerca. “I prodotti a base di mirtillo rosso sono stati ampiamente utilizzati per diversi decenni per prevenire le infezioni. Il nostro è il quinto aggiornamento di una review pubblicata per la prima volta nel 1998 e aggiornata nel 2003, 2004, 2008 e 2012. I benefici ora appaiono chiari, una volta presi in esame i dati clinici più recenti. Le nuove prove, dunque, mostrano che il succo di mirtillo rosso può prevenire l'infezione del tratto urinario. Sono, però, necessari ulteriori studi per chiarire al meglio chi può trarne maggior beneficio”.
Nicola Miglino