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Azione immunomodulante della lattoferrina

30 Settembre 2020

Dalla sua scoperta più di 50 anni fa, la lattoferrina è stata oggetto di più di 3 mila studi relativi agli effetti sul sistema immunitario ed è oggi considerata la proteina più polivalente presente nelle difese contro le lesioni dei tessuti e delle infezioni nei diversi vertebrati.  

Le sue funzioni sono associate alla capacità di chelare due ioni ferrici e di legarsi alle superfici anioniche, oltre alla sua potente attività antinfiammatoria e immunomodulante

La prima dipende dalla sua capacità di entrare mediante endocitosi all'interno delle cellule ospiti e di traslocare nel nucleo, regolando così l'espressione genica pro-infiammatoria. È anche in grado di down-regolare le citochine proinfiammatorie e di potenziare la risposta immunitaria adattativa. 

La chelazione del ferro spiega anche le sue proprietà antiossidanti e diversi studi hanno anche descritto la sua attività nei confronti di virus avvolti e nudi, appartenenti a diverse famiglie tra cui Retroviridae e Papillomaviridae: l'effetto si verifica nella fase iniziale dell'infezione, impedendo l'ingresso di particelle virali nelle cellule ospiti, bloccando i recettori cellulari e/o legandosi direttamente alle particelle virali.

I dati clinici ed epidemiologici forniscono una forte evidenza che l'allattamento al seno riduce l'incidenza e/ o la gravità delle malattie infettive e il latte umano contiene diversi nutrienti bioattivi che modulano tali processi. Tra questi, la lattoferrina è un componente chiave.

L'alimentazione precoce regola lo sviluppo gastrointestinale e immunitario e l'instaurazione del microbiota e a sua volta i segnali del microbiota stimolano la maturazione e la specificità del sistema immunitario mucosale e sistemico. A questo si somma l'osservazione che la lattoferrina alimentare sembra imitare le proprietà protettive e immunomodulanti della lattoferrina endogena, supportando l'ipotesi che questa molecola possa influenzare direttamente le cellule immunitarie nell'intestino, molto probabilmente attraverso i recettori cellulari, con conseguente risposte sistemiche.

Anche se questa glicoproteina è altamente conservata tra specie diverse, la più alta omologia di sequenza è stata riconosciuta tra lattoferrina umana e bovina (circa 70%) ed è quindi questa a essere usata in studi in vitro e in vivo, essendo generalmente riconosciuta come sicura dalla Food and drug administration e disponibile in grandi quantità.

Nel 2007 uno studio italiano aveva valutato la supplementazione orale di lattoferrina in bambini infetti da virus dell'immunodeficienza umana (Hiv), naïve alla terapia antiretrovirale, dimostrando come questa provocasse una deviazione dei linfociti T verso sottopopolazioni più differenziate.

Una review del 2018 evidenzia prove che la lattoferrina possa ridurre significativamente l'incidenza di enterocolite necrotizzante e sepsi a esordio tardivo e diminuire il rischio di infezione acquisita in ospedale e mortalità correlata a infezioni nei neonati prematuri senza evidenti effetti avversi.

Più di 140 prove sono disponibili su trials.gov. ed è stato dimostrato un importante contributo della lattoferrina su anemia, infezioni batteriche e virali, sia comunitarie che nosocomiali, infiammazioni e prevenzione della sepsi.

Nell’ambito delle ricerche messe in campo per prevenire e contrastare Sars-CoV-2, un team italiano ha postulato che potrebbe svolgere un ruolo protettivo bloccando l'interazione precoce tra virus e cellula ospite. Inoltre, la capacità della lattoferrina di entrare nel nucleo può anche contrastare l'attivazione della tempesta di citochine, evitando così disturbi dell'omeostasi del ferro sistemica, polmonare o intestinale nonché esacerbazione della malattia. Per il team delle università romane Tor Vergata e La Sapienza la lattoferrina potrebbe quindi essere utilizzata anche in pazienti asintomatici o lievemente sintomatici per prevenire il peggioramento di Covid-19.

Silvia Ambrogio

Bibliografia

  • Lactoferrin as protective natural barrier of respiratory and intestinal mucosa against coronavirus infection and Inflammation. Int J Mol Sci. 2020 Jul 11;21(14):4903.
  • Overview of lactoferrin as a natural immune modulator. The Journal of Pediatrics, Volume 173, Supplement, June 2016, Pages S10-S15
  • The role of lactoferrin in gastrointestinal and immune development and function: a preclinical perspective. The Journal of Pediatrics. Volume 173, Supplement, June 2016, Pages S16-S28
  • The impact of lactoferrin on the growth of intestinal inhabitant bacteria. Int J Mol Sci. 2019 Sep 23;20(19):4707.
  • Prophylactic lactoferrin for preventing late-onset sepsis and necrotizing enterocolitis in preterm infants: a Prisma-compliant systematic review and meta-analysis. Medicine (Baltimore) 2018 Aug;97(35):e11976.
  • Antiviral properties of lactoferrin: a natural immunity molecule. Molecules 2011, 16, 6992-7018
  • Modulation of innate and adaptive immunity by lactoferrin in human immunodeficiency virus (Hiv)-infected, antiretroviral therapy-naïve children. International Journal of Antimicrobial Agents. Volume 29, Issue 3, March 2007, Pages 353-355
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