Il Council for responsible nutrition (Crn) di Washington ha di recente chiesto al Congresso di affrontare con la Food and drug administration (Fda) il tema della regolamentazione dei prodotti che non rientrano nella rigida definizione di “integratore alimentare”, ovvero che contengono sostanze non dichiarate e proibite, sui quali oggi l’Fda non ha potere di intervento sanzionatorio.

Garantire un aggiornamento continuo su studi ed evidenze scientifiche relative agli integratori alimentari e promuoverne una comunicazione corretta e trasparente. Questo l’obiettivo dell’accordo di collaborazione che Federsalus, associazione nazionale che rappresenta il settore degli integratori alimentari, ha siglato con Nutrition Foundation of Italy (Nfi), associazione che sostiene la ricerca e la divulgazione nell’ambito della nutrizione.

Si è conclusa nei giorni scorsi l’edizione digitale 2020 di in-Vitality, appuntamento annuale dedicato agli operatori dei settori nutraceutica, alimenti funzionali e integratori. Un’occasione utile per lo scambio di informazioni, conoscenze e competenze sull'uso di ingredienti e tecnologie per creare nuove formulazioni o per modificare alimenti o integratori già esistenti.

Per aiutare tutti gli operatori del settore a orientarsi nel complesso mondo regolatorio degli integratori alimentari, Federsalus ha elaborato una lista delle principali normative di riferimento, suddivisa in cinque macro-aree:

  • normativa generale e relativa alle sostanze ammesse negli integratori alimentari e negli alimenti a fini medici speciali;
  • normativa claim ed etichettatura;
  • normativa in tema di igiene e sicurezza degli alimenti e degli stabilimenti di produzione e confezionamento;
  • normativa sugli additivi e gli aromi alimentari;
  • normativa in materia di corretta comunicazione al consumatore, compresa quella in materia ambientale.
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