Sarà on line sino al 30 aprile 2021 il corso Fad Integratori alimentari e la pratica clinica per il pediatra, 50 ore di formazione per altrettanti crediti, sotto la direzione scientifica dei pediatri Domenico Careddu e Adima Lamborghini. Il corso nasce per offrire ai pediatri in particolare un focus specifico dedicato all’integrazione alimentare in pediatria, essendo però un tema di grande interesse anche per i farmacisti e altre categorie è stato ritenuto opportuno aprire a un accreditamento in toto per tutte le categorie professionali.

Nei giorni scorsi, l’Istituto superiore di sanità (Iss) ha pubblicato un documento dal titolo “Integratori alimentari o farmaci? Regolamentazione e raccomandazioni per un uso consapevole in tempo di Covid-19” volto a fornire alcuni chiarimenti sul ruolo differente di integratori e farmaci e a suggerire il corretto impiego della supplementazione alla luce delle numerose informazioni circolate in questi mesi di pandemia. Di seguito, una sintesi del documento divisa in due parti: una prima, più generale, sul rapporto integratori e sistema immunitario; una seconda, più specifica, dedicata a Covid-19.

Gli integratori alimentari sono spesso impiegati per migliorare i parametri dello sperma e la fertilità maschile, con un’ampia gamma di prodotti oggi disponibili sul mercato. In molti casi, vi sono evidenze di benefici ma la loro reale efficacia è ancora oggetto di discussione. Ecco così che i ricercatori Gabriel Petre, Francesco Francini Pesenti e Andrea Garolla, coordinati dal Carlo Foresta, direttore dell’Unità di Andrologia e Medicina della riproduzione e del Centro di crioconservazione dei gameti maschili presso il dipartimento di Medicina dell’Università di Padova hanno realizzato una revisione della letteratura scientifica pubblicata su Nutrients per fare il punto sull’argomento. Abbiamo chiesto a Carlo Foresta di raccontarci i risultati principali dell’analisi.

Allerta su integratori contenenti yohimbina. La segnalazione arriva dal ministero della Salute attraverso il proprio sito web. “Si tratta di una sostanza farmacologicamente attiva, vietata negli integratori alimentari, e che può avere serie ripercussioni sulla salute” si sottolinea. “Questi integratori, non registrati in Italia, risultano venduti attraverso numerosi siti Web”.

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