World vegan day: triplicano le offerte di prodotti vegetariani e vegani

03 Novembre 2021

Cresce il numero di persone che decidono di convertirsi a un regime alimentare vegetariano o vegano. In occasione del World vegan day, che si è celebrato lo scorso 1 novembre, Tiendeo.it, compagnia leader nei servizi drive-to-store per il settore retail ed esperti in cataloghi digitali, ha preso in esame i dati degli ultimi tre anni relativi alle ricerche di carne, frutta e verdura, oltre a quelle specifiche di prodotti vegani.

L’analisi rivela come negli ultimi tre anni si registri un aumento del 59% delle ricerche di frutta e verdura. Per quanto riguarda invece la carne, nel 2020 si è registrata una diminuzione del 7% nelle ricerche dei consumatori, mentre nel 2021 il salto è stato decisamente importante, con un crollo del 38% rispetto ai dati del 2019.

Specchio dei consumi, sono i dati relativi alla presenza di offerte di prodotti vegetariani e vegani all’interno dei volantini dei retailer. I dati da gennaio 2020 a settembre 2021 mostrano chiaramente il cambio di scenario a cui stiamo assistendo: mettendo a confronto, per esempio, settembre 2020 e settembre 2021, la crescita di promo di prodotti vegetariani e vegani è del 182%.

“A generare preoccupazioni è soprattutto l’impatto idrico della produzione animale”, sottolinea in una nota Tiendeo. “Per prendere due estremi, l’impronta idrica della carne di manzo è di 15.400 litri per kg, mentre quella del pomodoro è di 200. Secondo l'Unesco-Ihe Institute for water education, per produrre un grammo di proteine da carne bovina occorre una quantità di acqua sei volte superiore a quella necessaria per produrre un grammo di proteine da legumi. Non è tutto, però, perché vi sono ripercussioni anche sulla deforestazione, la degradazione del suolo e sulle emissioni di CO2. Per avere un’idea dell’impatto delle nostre abitudini alimentari sulla produzione di gas serra, basta pensare che le principali 20 aziende zootecniche del mondo emettono in totale 932 milioni di tonnellate di CO2, ovvero più di quanto emesso da stati come Regno Unito, Germania o Francia”. (n.m.)

 

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