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Integratori, Squillace (ESSERRE): “Ricerca, mediterraneità, sostenibilità. Così soddisfiamo le esigenze del mercato”

09 Settembre 2024

Un mercato italiano vivace, con consumatori sempre più giovani e consapevoli alla ricerca di prodotti di qualità, efficaci, sicuri e sostenibili. Questa la fotografia del settore integratori, secondo Amedeo Squillace, fondatore e Ceo di ESSERRE, azienda focalizzata su ricerca e sviluppo di nutraceutici basati su due concetti chiave: mediterraneità e sostenibilità. Le sfide del prossimo futuro? Regole armonizzate in Europa, in particolare sugli estratti con lunga tradizione d'uso.

Dr. Squillace, qual è oggi la fotografia del mercato nutraceutico nel nostro paese?

Grazie alla continua crescita del mercato degli integratori in Italia, stiamo superando con successo le incertezze e i cambiamenti sul piano normativo. Nel new normal post-pandemia, le abitudini dei consumatori sono diventate più suscettibili al cambiamento, influenzando positivamente la domanda di integratori. In Italia, il settore è cresciuto a un tasso annuo medio (CAGR) di 9,5% negli ultimi 10 anni. Una tendenza decisamente rilevante rispetto alla performance globale del circa 5% nell’ultimo triennio.  

Quali sono le risposte che i consumatori danno all'offerta proposta?

La risposta positiva dei consumatori all'offerta indica che il mercato soddisfa le loro esigenze. L'età media di utilizzo degli integratori sta diminuendo, coinvolgendo fasce più giovani e l'accessibilità delle informazioni, grazie ai social media e all'intelligenza artificiale, rende i consumatori più consapevoli. Essi ricercano prodotti di qualità, efficaci, sicuri e sostenibili, spingendo il mercato verso etichette più trasparenti e filiere produttive sostenibili. Un consumatore più informato cerca prodotti che migliorino il benessere e siano sostenibili e trasparenti, spingendo il mercato a offrire soluzioni mirate e di alta qualità.

Come si inserisce ESSERRE in questo scenario?

Per rispondere alla tendenza attuale, stiamo offrendo integratori distintivi basati sulla mediterraneità e sulla ricerca. La nostra piattaforma Mediterranean Nutrition Science è il cuore della ricerca, sviluppo e distribuzione degli integratori ESSERRE, sia in Italia che all'estero. Basata su mediterraneità, sostenibilità e rigore scientifico, la nostra strategia mira a portare sul mercato prodotti che soddisfano le esigenze dei consumatori e rispettano alti standard scientifici, fondati sulla dieta mediterranea. Questa dieta, riconosciuta per la sua efficacia e sostenibilità, promuove la longevità e riduce l'incidenza delle patologie croniche, principali cause di morte e spesa sanitaria.

Sostenibilità e mediterraneità sono le parole chiave della vostra mission: è stata un'idea vincente, a poco più di 10 anni dalla nascita dell'azienda?
Dal nostro punto di vista, questa è un'idea innovativa con un impatto economico e sociale significativo, rendendola vincente sotto molti aspetti. Il nostro obiettivo è promuovere un modello di vita salutare e sostenibile, diffondendo i principi della dieta mediterranea, che rappresenta un vero e proprio stile di vita. In Italia, meno del 10% della popolazione segue attualmente la dieta mediterranea. La nostra iniziativa reintroduce questo modello con prodotti scientificamente validi e socialmente rilevanti. Utilizziamo materie prime seconde dell’industria agroalimentare, esemplificando l'economia circolare e sviluppando prodotti innovativi con tecnologie avanzate. Questo approccio favorisce la sostenibilità ambientale e ha un impatto positivo sull'economia locale.

Quale ruolo riveste, nei vostri programmi, la ricerca a supporto della creazione di prodotti innovativi ma anche a sostegno della loro efficacia clinica?

La ricerca è il cuore di ESSERRE, nata come società di ricerca e tuttora focalizzata su questo obiettivo. Investiamo annualmente il 5% del nostro fatturato in ricerca, considerandola strategica. Il nostro centro di ricerca a Formello sviluppa materie prime e processi estrattivi ecosostenibili, formula prodotti e gestisce il controllo qualità. Questo centro R&D accelera lo sviluppo preclinico e clinico. In dieci anni, abbiamo consolidato collaborazioni con istituti nazionali come ENEA, l'Università Federico II di Napoli e l'Università di Bologna, validando l'efficacia e la sicurezza dei nostri prodotti.

Come supportate i professionisti della nutrizione, sul fronte dell'informazione e della formazione?

Attraverso la figura del Nutra Advisor, informatore scientifico esperto in nutraceutica e nutrizione, offriamo supporto completo agli operatori sanitari, in particolare ai professionisti della nutrizione. Sul fronte formativo, supportiamo gli specialisti con la Mediterranean Nutrition Science Academy, lanciata lo scorso anno a Spazio Nutrizione. Questa Academy offre formazione scientifica avanzata e qualificata, riunendo opinion leader nazionali nel campo della nutrizione, dai clinici ospedalieri ai professori universitari. L'obiettivo è studiare, validare e diffondere la nostra visione della mediterraneità, promuovendo la Mediterranean Nutrition Science

Quali sono, a suo giudizio, le sfide più delicate che il mercato italiano degli integratori deve affrontare nei prossimi anni e come le aziende dovranno organizzarsi per farvi fronte?

Le sfide che affronteremo in Italia sono le stesse che affronteremo in Europa. Una delle principali riguarda l'aspetto normativo, in particolare le specifiche normative che talvolta possono mettere in dubbio la sicurezza di estratti vegetali con una tradizione d'uso ventennale.

Un problema di uniformità di regole?

Sì, è essenziale che queste regole vengano armonizzate a livello europeo. L'Italia dovrà lavorare per rendere il quadro normativo il più armonioso possibile a livello europeo, permettendo di mantenere e immettere sul mercato tutti gli estratti vegetali che hanno una lunga tradizione d'uso e che sono assolutamente sicuri.

Sicurezza, innanzitutto?

Certo. Quando si parla di integratori alimentari, è importante ricordare che questi prodotti rientrano nella normativa alimentare e, per definizione, devono essere sicuri. Il primo requisito da dimostrare e confermare è, quindi, la sicurezza di questi estratti.  Se parliamo di estratti con una lunga tradizione d'uso, non dovrebbero essere demonizzati o bannati per via dell'applicazione di determinate normative perché ciò danneggia non solo l’immagine degli integratori in generale, ma penalizza anche le aziende che investono in ricerca per anni senza vedere un ritorno del loro impegno. L'Italia deve fare sistema, raccogliendo sempre più dati sulla tradizione d'uso e sulla sicurezza dei prodotti, basandosi su evidenze reali. Fare sistema significa diventare più forti in Europa, dimostrando da un punto di vista scientifico la qualità e la sicurezza di un estratto vegetale.

A cura della redazione

 

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