L’abitudine al consumo dei cosiddetti five a day è più comune nelle donne, nelle persone con minori problemi economici e cresce con l’avanzare dell’età, per arrestarsi negli over 65, dove la quota di persone che mangiano almeno tre porzioni al giorno o aderiscono al five a day ha raggiunto nel 2023 il valore più basso dal 2016.
A fare il punto, sono i dati della sorveglianza Passi e Passi d’Argento dell’Istituto superiore di sanità, pubblicati sul sito Epicentro e che fanno riferimento al biennio 2022-2023, che coinvolge almeno l’80% delle Asl con un campione pari a 275 persone per ciascuna.
Bilancia fuori controllo
I dati riferiti dagli intervistati Passi nel biennio 2022-2023 relativi a peso e altezza portano a stimare che 4 adulti su 10 siano in eccesso ponderale, tre in sovrappeso (con un indice di massa corporea compreso fra 25 e 29,9) e uno obeso. L’essere in eccesso ponderale è una caratteristica più frequente col crescere dell’età, tra gli uomini rispetto alle donne, tra le persone con difficoltà economiche e con un basso livello di istruzione.
Alcune Regioni del Sud (Molise, Campania, Basilicata, Puglia) continuano a detenere il primato per quota più alta di persone in eccesso ponderale, sfiorando la metà della popolazione residente. Meno della metà degli intervistati in eccesso ponderale riferisce di aver ricevuto dal proprio medico il consiglio di perdere peso e l’attenzione è indirizzata soprattutto alle persone obese, molto meno a quelle in sovrappeso. Il parere del medico, però, viene tenuto in grande considerazione: la quota di persone in eccesso ponderale che dichiara di seguire una dieta è significativamente maggiore tra chi ha ricevuto il consiglio medico rispetto a quelli che non lo hanno ricevuto (46% vs 17%).
Tra gli over 65, a essere in eccesso ponderale è oltre la metà (56%), il 41% in sovrappeso e il 15% obeso (Imc ≥30). Con l’avanzare dell’età, specie negli over 75, vi è un calo ponderale fisiologico: oltre a ridursi la quota di persone in eccesso ponderale, aumenta progressivamente quella degli anziani che perdono peso in modo involontario (definiti come coloro che dichiarano di aver perso più di 4,5 kg o più del 5% del proprio peso negli ultimi 12 mesi).
Consumo di 5 porzioni di frutta e verdura, un trend in calo negli anni
Il consumo di almeno cinque porzioni al giorno di frutta e verdura resta un’abitudine che coinvolge poche persone, non superando mai il 9% neppure nei gruppi che ne fanno un maggior consumo. La quota di persone che adotta questa abitudine nel proprio regime alimentare, già relativamente bassa, mostra anche una diminuzione nel tempo soprattutto negli ultimi anni e ovunque nel Paese, in particolare nelle Regioni settentrionali. Solo nelle Regioni del Centro Italia si era intravisto un aumento significativo dal 2008 al 2016, che poi si è arrestato e ha iniziato la discesa come nelle altre parti del Paese.
L’adesione al consumo delle porzioni di frutta e verdura raccomandate per una corretta alimentazione significativamente più bassa nelle Regioni nel Centro-Sud rispetto a quelle del Nord Italia, ad eccezione della Sardegna in cui il consumo di 5 porzioni al giorno è fra i più alti (11%). (n.m.)