Gli estratti di mirtillo rosso sono in grado di migliorare il microbiota intestinale con un potenziale ruolo nella protezione cardiometabolica. A evidenziarlo, i risultati di un piccolo studio clinico condotto da un gruppo di ricercatori canadese e pubblicato su npj Biofilms & Microbiomes, rivista del gruppo Nature.
Osservare il Ramadan aiuta a ridurre, anche se temporaneamente, il colesterolo, altri lipidi e i marcatori infiammatori nel sangue. Questa la conclusione di un gruppo di scienziati che hanno esaminato il modello del digiuno intermittente del Ramadan (Rif) nelle persone in sovrappeso e obese. I risultati suggeriscono che il Rif è associato a miglioramenti dei lipidi nel sangue e del livello di composti grassi chiamati ceramidi e sfingolipidi nel sangue, nonché a una protezione temporanea contro i fattori di rischio cardiometabolico.
L’interazione tra microbiota intestinale e ospite è al centro dell’interesse della ricerca biomedica e offre interessanti spunti diagnostici e di trattamento. Il microbiota intestinale, un meta-organo composto da varie tipologie di microorganismi (batteri, virus, protozoi, miceti, ecc.), svolge un ruolo importante nel mantenimento della salute e nella prevenzione di malattie sistemiche (oltre a quelle gastrointestinali) tra cui quelle cardiovascolari e metaboliche, associate ad alterazioni della composizione e riduzione della biodiversità del microbiota intestinale (disbiosi), insieme a un aumento della permeabilità della barriera mucosale.
Il miso, spezia tradizionale giapponese utilizzata per insaporire zuppe e piatti, è una pasta di soia fermentata maltata con "koji", prodotta dall'Aspergillus oryzae. Esistono vari tipi di miso a seconda del koji utilizzato: quello di riso viene preparato aggiungendo il koji di riso ai semi di soia, il miso d'orzo aggiungendo koji d'orzo e il miso di soia, che utilizza solo semi di soia.