Presentato nei giorni scorsi a Milano Food-Aut, un progetto di ricerca sostenuto dal Gruppo Pellegrini in partnership con la Fondazione Sacra Famiglia Onlus e condotto dal Laboratorio di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’Università di Pavia diretto da Hellas Cena, volto a mappare le preferenze alimentari di un gruppo di persone con Sindrome dello spettro autistico (Asd).

La dieta dei bambini affetti da spettro autistico è abbastanza restrittiva: l’eliminazione di glutine, latticini, legumi, ma soprattutto alimenti preconfezionati manda in crisi tanti genitori. Ecco perché in L'alimentazione del bambino autistico. Le ricette (S.Cavallini, M.Toschi, S. Giannini, Tecniche Nuove; 208 pp.; € 15,90) le autrici hanno raccolto e creato nuove ricette ad hoc per aiutare i genitori che affrontano quotidianamente le difficoltà e le complessità date dal loro compito educativo di un bambino con disturbo dello spettro autistico (Asd). Come ampiamente dimostrato da numerosi studi, questi bambini hanno una diversa composizione del microbiota intestinale rispetto ai soggetti sani.

Il percorso educativo con un bambino autistico è difficile, pieno di imprevisti e sfide da dover affrontare ogni giorno. Il momento del pasto è per molti genitori una montagna da scalare, spesso senza attrezzature adeguate a farlo. Da questa esigenza di supporto nasce “Autismo: quale dieta? (S. Cavallini, S. Giannini, A. Manfredini, M. Toschi, Tecniche Nuove, 113 pp., 13,90 €), uno strumento pratico per genitori e figli in cui due nutrizioniste, una psicoterapeuta e una tecnica in riabilitazione psichiatrica, parlano di sana nutrizione, ma soprattutto di dieta specifica per bimbi nello spettro autistico. Nel materiale scaricabile on line si trovano anche ausili per immagini utilissimi ai bambini e piccoli giochi/ esercizi da svolgere per rendere la sfida gestibile e divertente per tutti.

 

 

Diversi studi clinici hanno fornito prove che indicano un ruolo essenziale del microbiota intestinale nella patogenesi di disturbi come depressione, Alzheimer, schizofrenia, Parkinson, autismo e sclerosi multipla, sia in relazione ai notevoli cambiamenti nel loro profilo nell'ospite affetto da queste patologie sia nel quadro di infiammazione di basso grado mediata dalla permeabilità intestinale.

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