Obiettivo: fare il punto sul ruolo del microbiota, sulle principali patologie intestinali in età pediatrica e sugli approcci terapeutici, a fronte anche dell’aiuto che si può trarre da un impiego corretto e mirato di probiotici. Il progetto è organizzato da Sana Srl con il contributo educazionale di Aurora Biofarma.
“Ogni anno entrano in commercio sempre nuove formulazioni di probiotici e la ricerca scientifica è in continuo divenire. In questo scenario la scelta del pediatra può risultare molto complessa”, afferma Lorenzo Drago, docente di Microbiologia clinica, Università degli Studi di Milano. “Con questa serie di incontri intendiamo fornire ai pediatri strumenti puntuali e conoscenze scientifiche in modo che possano orientarsi nel mondo dei probiotici e impiegarli correttamente a seconda del caso e della patologia specifica, in accordo con quanto indicato dalle linee guida nazionali e internazionali”.
Sul fonte ricerca, si segnala l’avvio di un nuovo studio sui ceppi Lactobacillus reuteri LRE02 e Lactobacillus rhamnosus LR04[i] volto a indagarne l’efficacia nel prevenire la diarrea da antibiotico, la diarrea nosocomiale e le recidive di malattia: “Abbiamo scelto l’associazione di questi ceppi di batteri probiotici perché, oltre ad avere una safety comprovata da studi scientifici e a essere allergen-free non presentano fattori di resistenza agli antibiotici”, dice Maria Elisabetta Baldassarre, Professore Aggregato al dipartimento di Scienze biomediche e Oncologia umana dell’Università di Bari. “Inoltre, la tecnologia della microincapsulazione consente loro di giungere al colon passando indenni da stomaco e intestino.
Lo studio che stiamo per avviare, randomizzato, coinvolgerà oltre 20 mila bambini su tutto il territorio nazionale e ha come oggetto di indagine due condizioni particolarmente diffuse in età pediatrica: la diarrea da antibiotico, che insorge in un caso ogni 3-5 bambini trattati in ambulatorio dal proprio pediatra di famiglia in base all’età, e quella nosocomiale che varia dal 5 al 11%, a seconda delle casistiche proprie dei vari Paesi europei”.