Dall’Ue 2,3 milioni di euro a Parma per ricerca su polifenoli e prevenzione cardiovascolare

09 Settembre 2020

Ben 2,3 milioni di euro per la ricerca sulla prevenzione delle patologie cardiometaboliche mediante l’alimentazione. Questo il finanziamento che, attraverso gli Starting grants dell’European research council (organismo dell'Unione europea che finanzia attività di ricerca di frontiera negli Stati membri),  è stato assegnato al progetto Predict-care (Developing tools for the prediction, at individual level, of the cardiometabolic response to the consumption of dietary (poly)phenols), di cui è responsabile scientifico Pedro Mena, del dipartimento di Scienze degli alimenti e del farmaco dell’Università di Parma.

Unico progetto italiano finanziato nell’area life science, il Predict-care è centrato sulla prevenzione delle patologie cardiometaboliche mediante l’alimentazione, con l’aspetto innovativo legato alla valutazione delle differenze con cui ciascun individuo risponde al consumo di specifici alimenti di origine vegetale. Recentemente, è infatti emerso che ogni persona, dopo aver consumato frutta e verdura o i prodotti da queste derivati, produce differenti gruppi di composti come risultato della digestione e dell’assorbimento di quelli presenti nell’alimento. Questa differenza, che si contestualizza nell’ambito della nutrizione personalizzata, rende i potenziali benefici associati al consumo di determinati alimenti variabili nella popolazione. L’obiettivo del progetto è quindi quello di sviluppare strumenti che permettano di predire come si modifica la risposta cardiometabolica al consumo di determinati alimenti contenenti polifenoli, in base alle caratteristiche individuali e con una particolare attenzione al microbiota intestinale. Il successo del progetto permetterà di poter definire strategie di dieta personalizzate, idealmente riducendo il rischio di malattie legate all’alimentazione e contribuendo al benessere dei consumatori, ciascuno considerato per le proprie caratteristiche ed individualità.

Spagnolo d’origine, Pedro Mena ha trascorso un periodo del suo dottorato di ricerca nei laboratori dell’unità di Nutrizione umana, sotto la guida del professor Daniele Del Rio, e la collaborazione è continuata per il post-dottorato, fino al raggiungimento della posizione di Ricercatore di tipo B da circa un anno.

La ricerca vedrà coinvolti altri ricercatori dell’ateneo: Federico Bergenti, del dipartimento di Scienze matematiche, fisiche e informatiche, Riccardo Bonadonna, del dipartimento di Medicina e Chirurgia e Marco Ventura, del dipartimento di Scienze chimiche, della vita e della sostenibilità ambientale.

 

 

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