Per comprendere meglio i benefici per la salute del mango, uno studio della San Diego State University ha esaminato 27 adulti in sovrappeso e obesi che hanno consumato, ogni giorno e per 12 settimane, 100 calorie di mango fresco o 100 di biscotti a basso contenuto di grassi. Rispetto a chi ha consumato i biscotti, il gruppo “mango” ha mostrato miglioramenti di alcuni fattori di rischio di malattie croniche, inclusi glicemia a digiuno e marker infiammatori, sebbene colesterolemia e peso corporeo non siano variati.
Le nanoparticelle virtuose del miele
Ricercatori dell'Università del Nebraska-Lincoln hanno scoperto che il miele contiene nanoparticelle avvolte da una membrana, simili agli esosomi presenti nel nostro organismo. Ricerche su queste nanoparticelle esosomi-simili, hanno dimostrato che possono ridurre l'infiammazione nei topi con danno epatico indotto sperimentalmente e che sono in grado di inibire l'attivazione di un componente della famiglia degli inflammasomi, oligomeri multiproteici citosolici del sistema immunitario innato responsabili dell'attivazione delle risposte infiammatorie
Spezie ed erbe a effetto antipertensivo
Ricercatori della Penn State University e della Texas Tech University hanno esaminato gli effetti cardiometabolici di erbe e spezie aggiunte a una dieta tipicamente americana in adulti ad alto rischio cardiovascolare. Lo studio ha incluso 71 partecipanti che hanno seguito, a turno e incrociandosi, diete arricchite con 6,6, 3,3 e 0,5 gr/die di erbe/spezie per quattro settimane. L’impatto su colesterolemia e glicemia è stato nullo, mentre il regime a consumo maggiore di erbe/spezie ha determinato un abbassamento dei valori pressori.
Zenzero, cannella e curcuma: benefici nei diabetici
Un nuovo studio della Clemson University ha esaminato come estratti di zenzero, cannella e curcuma aiutino a controllare la colesterolemi in pazienti con diabete di tipo 2. Si tratta di una review di 28 studi clinici randomizzati che includevano un totale di 1.049 controlli e 1035 soggetti che hanno ricevuto integratori in forma di capsule per un periodo di trattamento variabile da uno a tre mesi. In generale, l’impiego degli integratori ha sempre determinato un miglioramento del profilo lipidico, suggerendo che tali spezie possano offrire un potenziale beneficio nelle persone con diabete di tipo 2, pur ravvisandosi la necessità di dati clinici più robusti e consolidati. (n.m.)