La ricerca, pubblicata di recente sul Journal of american heart association, ha visto la collaborazione tra Loma Linda University, Tufts University e University of California, Los Angeles, sotto il coordinamento della Wake Forest University.
Nello studio sono stati coinvolti, per sei mesi, circa mille partecipanti, tutti in sovrappeso o obesi, suddivisi in due gruppi: metà aggiungeva alla dieta normale un avocado al giorno, metà seguiva la dieta abituale, al massimo concedendosi due avocado al mese. Obiettivo primario dello studio era verificare le modifiche a livello di grasso viscerale, misurato tramite risonanza magnetica. Obiettivo secondario, una combinazione di fattori che andavano dal grasso epatico a marker di salute cardiometabolica (proteina C reattiva, colesterolemia, insulinemia).
I risultati non hanno evidenziato alcun beneficio su grasso viscerale, circonferenza vita e altri marker di rischio cardiometabolico. Due gli aspetti importanti, però, secondo gli Autori: "Sebbene non siano emersi miglioramenti clinicamente significativi del grasso viscerale e di altri marker di rischio, il consumo giornaliero di avocado non ha comportato un aumento di peso corporeo", sottolinea Joan Sabaté, della Loma Linda University School of Public Health. "Questo è positivo, perché suggerisce che un consumo di calorie extra derivanti dal frutto non influisce sul peso corporeo o sul grasso addominale. Inoltre, abbiamo potuto constatare come il consumo giornaliero del frutto abbia determinato una diminuzione del colesterolo totale di 2,9 mg/dl e del c-Ldl di 2,5 mg/dl”.
Così concludono gli Autori: “Studi precedenti, su numeri più ridotti, avevano trovato un legame tra consumo di avocado e riduzione di peso corporeo, Bmi e circonferenza vita. Il nostro, però, è sicuramente il più ampio e completo mai condotto sino a oggi in quest’ambito. Sebbene il consumo regolare di avocado non abbia inciso su grasso viscerale e peso corporeo, i nostri dati confermano che il frutto può rappresentare un valore aggiunto a una dieta ben bilanciata. Abbiamo visto, infatti, che non causa aumento di peso e aiuta a diminuire il c-Ldl, risultati importanti per una migliore salute cardiovascolare. Per il futuro, dovremo approfondire alcuni aspetti, a partire dalle modalità di assunzione dell’avocado all’interno della propria dieta abituale. In questo studio, c’era libertà di scelta. Bisogna però verificare se sussistono differenze in base alle modalità di consumo”.
Nicola Miglino