Uno studio ha confermato gli effetti benefici degli antociani sul metabolismo dei carboidrati nelle persone affette da sindrome metabolica: dopo quattro settimane di integrazione di antociani (320 mg due volte al giorno), si è verificata una riduzione del 13,3% dei livelli di glucosio sierico a digiuno nel gruppo MetS.
Diversi i lavori che hanno ottenuto un miglioramento della risposta sierica all’insulina a partire da fonti di antocinine diverse: estratto di ribes nero della Nuova Zelanda, more, mirtilli, mirtilli rossi, lamponi e fragole. Durante un intervento di sei settimane con l'aggiunta di 150 g di mirtilli congelati tre volte alla settimana, è stata osservata una riduzione delle concentrazioni di glucosio nel siero. È stato riscontrato un miglioramento significativo nella sensibilità all'insulina dei tessuti (del 14%) in un gruppo di individui con sovrappeso o obesità (Bmi ≥ 25,0 kg/m2) e resistenza all'insulina che hanno consumato ogni giorno una bevanda contenente 333 mg di polifenoli di fragola e mirtillo rosso.
L'effetto sul metabolismo dei lipidi dipende invece dal tipo di antociani. In uno studio, gli antociani a base di delfinidina, ma non quelli a base di cianidina e malvidina, hanno influenzato significativamente i livelli di trigliceridi, colesterolo Ldl e Hdl.
Una riduzione dei livelli di colesterolo totale e Ldl e Tg e un aumento dei livelli di Hdl rispetto al basale, si è ottenuta con 50 g di cornioli due volte al giorno nella dieta di bambini di età compresa tra 9 e 16 anni.
Un altro studio ha mostrato un effetto di 25 o 50 g di fragole liofilizzate solo sui livelli di colesterolo totale e c-Ldl tra le persone con obesità addominale e livelli elevati di lipidi sierici.
Gli stessi effetti sono stati osservati in un gruppo di donne in sovrappeso o obese a cui sono stati somministrati 500 ml di succo d'arancia commerciale contenente circa 250 mg di antociani ogni giorno per 12 settimane.
Nel complesso, diversi studi hanno riportato un aumento dei livelli di c-Hdl e una diminuzione dei livelli di Tg, colesterolo totale e c-Ldl. Inoltre, è stata osservata una riduzione dell'albumina e di una transferasi coinvolta nella disintossicazione da farmaci e xenobiotici (γ-glutamiltransferasi) con il consumo regolare di 150 g di mirtilli congelati (Vaccinium myrtillus L.) tre volte alla settimana.
Dall’analisi di 21 studi clinici e 27 studi preclinici è emerso che un'assunzione giornaliera di antociani pari a ≤ 300 mg per 4 settimane, ha ridotto il Bmi più frequentemente negli adulti senza obesità e che durante un follow-up di 24 anni su 124.086 operatori sanitari negli Stati Uniti, un aumento dell'assunzione di antociani, principalmente da mirtilli e fragole, era inversamente correlato all'aumento di peso.
Da ricordare, che esistono anche studi divergenti, molto probabilmente dovuti all'utilizzo di diverse fonti di antociani, variazioni nelle dosi, nei preparati e nelle forme utilizzate negli esperimenti, nella durata delle osservazioni e nelle differenze metodologiche. Inoltre, gli antociani sono influenzati dal pH gastrointestinale e dagli ioni, che influiscono sulla bioattività e sulla biodisponibilità di questi composti polifenolici.
Al momento, quindi, le attuali prove scientifiche suggeriscono che un aumento del consumo di alimenti ricchi di antociani sia un modo efficace, ampiamente disponibile ed economico per prevenire e trattare la sindrome metabolica, contribuendo al mantenimento del normale peso corporeo e alla modulazione del profilo lipidico negli adulti.
Silvia Ambrogio
Bibliografia
- Effects of Anthocyanins on Components of Metabolic Syndrome - A Review. Nutrients 2024, 16(8), 1103.
- Anthocyanins and Type 2 Diabetes: An Update of Human Study and Clinical Trial. Nutrients 2024, 16(11), 1674.
- Review: Bioavailability of Anthocyanins: Whole Foods versus Extracts. Nutrients 2024, 16 (10), 1403.
- Effects of Anthocyanins on Vascular Health. Biomolecules. 2021 May 30;11(6):811.
- Anthocyanins: A Comprehensive Review of Their Chemical Properties and Health Effects on Cardiovascular and Neurodegenerative Diseases. Molecules. 2020 Aug 21;25(17):3809.