Pesce in scatola protegge da ca colon-rettale. Studio Mario Negri-Statale di Milano

09 Giugno 2022

Il consumo di pesce in scatola riduce di oltre il 30% il rischio di insorgenza di tumore del colon-retto. A segnalarlo, uno studio, condotto dall’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs di Milano, nell’ambito delle attività dell’Italian institute for planetary health (Iiph, società consortile nata nel 2019 tra il Mario Negri e l’Università Cattolica del Sacro Cuore), in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, i cui risultati sono stati pubblicati su Nutrients.

“La ricerca ha analizzato i dati di due studi caso-controllo che, grazie al sostegno di Fondazione Airc, sono stati condotti tra il 1992 e il 2010 in diverse aree italiane, coinvolgendo un totale di 2.419 pazienti con diagnosi di tumore al colon-retto e 4.723 controlli non affetti dal tumore”, precisa Carlo La Vecchia, docente di Epidemiologia all'Università degli Studi di Milano. “I risultati ottenuti hanno messo in evidenza una riduzione del 34% circa del rischio di insorgenza di cancro del colon retto in chi soggetti che consuma almeno due porzioni alla settimana di pesce in scatola sott’olio, pari a 80 grammi ciascuna”.

La riduzione del rischio è confermata anche nel caso che il tumore del colon e quello del retto vengano considerati separatamente. “È possibile che i benefici siano collegati al contenuto di acidi grassi omega-3 o ad altri nutrienti presenti nel pesce stesso come, per esempio, il selenio, piuttosto che alla presenza dell’olio d’oliva”, aggiunge Barbara D’Avanzo, ricercatrice del Dipartimento di politiche per la salute delI’Istituto Mario Negri.

Secondo Carlotta Franchi, ricercatrice del dipartimento di politiche per la salute del Mario Negri e coordinatrice scientifica di Iiph “i risultati emersi dallo studio sono un ulteriore passo avanti per sostenere che il consumo di pesce in scatola sott’olio può essere incluso all’interno di una dieta sana ed equilibrata, essendo minimamente processato, perché cotto a vapore, pulito, messo sott’olio e inscatolato senza conservanti. Le implicazioni per la salute pubblica possono essere molto rilevanti. Parliamo infatti di un tumore che presenta elevata incidenza e alta mortalità, sia nei Paesi ad alto reddito che in quelli a basso e medio reddito e di un alimento sempre più consumato, grazie alla sua praticità e la sua accessibilità economica”.

Così conclude Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri e vicepresidente Iiph: “La ricerca è un esempio concreto delle attività che stiamo conducendo con l’Italian institute for planetary health che, tra i suoi obiettivi, si propone di valutare il ruolo che gli alimenti hanno nella prevenzione delle patologie”.

Nicola Miglino

Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…