Probiotici, un aiuto nel controllo dell’asma

09 Novembre 2022

 

Gli integratori probiotici potrebbero migliorare il controllo dell'asma e la funzione polmonare riducendo al contempo la necessità di utilizzare inalatori rescue, secondo uno studio pubblicato in Annals of allergy, asthma & immunology.

Questi miglioramenti potrebbero essere dovuti alla diminuzione delle cellule T regolatorie (T-reg) disfunzionali che si osserva con un trattamento probiotico, hanno scritto gli autori.

Lo studio, randomizzato, in doppio cieco, è stato condotto tra gennaio 2019 e gennaio 2020: i pazienti hanno assunto capsule con 1 x 109 unità formanti colonie di Bifidobacterium infantis 35624 vivo o un placebo due volte al giorno per quattro settimane.

Dopo quattro settimane, 14 dei 15 membri (93,3%) del gruppo probiotico e cinque dei 14 membri del gruppo placebo (35,7%) hanno raggiunto un buon controllo dell'asma, definito come un punteggio Act (test di controllo dell'asma) di 20 o superiore. A otto settimane, il 100% del gruppo probiotico e il 57,1% del gruppo placebo avevano un'asma ben controllata.

Il gruppo probiotico aveva punteggi minimamente migliori per Fev1 rispetto al gruppo placebo, senza che siano emerse differenze statisticamente significative.

Tuttavia, il gruppo probiotico ha avuto aumenti significativi della capacità vitale forzata (differenza mediana, 11,16%) e una minore frequenza di utilizzo di inalatori rescue (1 boccata contro 11) rispetto al gruppo placebo.

Due pazienti nel gruppo placebo e nessuno nel gruppo probiotico hanno manifestato gravi esacerbazioni dell'asma. Inoltre, i ricercatori non hanno osservato differenze significative nella conta degli eosinofili nel sangue periferico o nei livelli plasmatici di periostina.

A quattro settimane, i pazienti nel gruppo di trattamento con asma non controllato avevano un numero di cellule Crth2+T-reg significativamente più basso.

Il gruppo di trattamento ha avuto anche una variazione relativa sostanzialmente inferiore nel numero mediano di cellule Crth2+T-reg (differenza mediana, 57.8%) rispetto al gruppo placebo.

Secondo i ricercatori, queste diminuzioni delle cellule T-reg disfunzionali sono probabilmente dovute a miglioramenti mediati dal Bifidobacterium infantis, che potrebbe migliorare il controllo dell'asma e la funzione polmonare riducendo al contempo la necessità di inalatori rescue, sebbene sarebbero necessari studi clinici più ampi e di maggiore durata per confermare questi risultati.

Elisabetta Torretta

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