Dislipidemia primitiva, integratore a base di olio di canapa migliora il quadro

11 Settembre 2019

L’integrazione con estratti di olio di canapa può rivelarsi uno strumento utile nel migliorare il quadro lipoproteico in bambini affetti da dislipidemia. L’indicazione giunge dai risultati di uno studio tutto italiano, pubblicato di recente su Food research international. Ne abbiamo parlato con Ornella Guardamagna, del dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, dell’Università di Torino, coordinatore della ricerca.

P.ssa Guardamagna, quali sono innanzitutto le peculiarità dell’olio di canapa sativa?

Si tratta di un olio a elevato contenuto in acidi grassi polinsaturi, comprendenti principalmente l'acido alfa-linolenico e l’acido linoleico.

Su che basi avete ipotizzato la conduzione dello studio?

Le evidenze scientifiche indicano l'importanza dell'assunzione con il cibo di adeguate quantità di grassi, della qualità degli stessi e del rispetto di corrette proporzioni tra i diversi acidi grassi allo scopo di migliorare il metabolismo lipoproteico. Questi includono gli acidi grassi saturi, presenti principalmente in carni e latticini, i monoinsaturi, contenuti nell'olio di oliva ma non solo, e i polinsaturi, presenti in alcuni tipi di pesce, oli vegetali e frutta secca. Garantire un adeguato rapporto tra questi è importante ai fini di un'adeguata nutrizione e allo scopo di prevenire malattie degenerative. L'esperienza clinica ci indica che, pur a seguito di adeguate indicazioni nutrizionali, è spesso difficile soddisfare i fabbisogni di grassi polinsaturi.

Qual è stato il disegno dello studio?

La somministrazione a soggetti di età pediatrica e adolescenziale che presentavano disordini del metabolismo lipidico, e in particolare un incremento della colesterolemia, di estratto di olio di Canapa Sativa.  Lo scopo era quello di verificare se, ottimizzando l'assunzione di acidi grassi polinsaturi, ci fosse un miglioramento del quadro lipoproteico. I soggetti reclutati nello studio, già approvato dal comitato etico locale, sono stati suddivisi in due gruppi omogenei per caratteristiche di età, parametri di crescita e valori biochimici. Entrambi sono stati sottoposti a controlli di laboratorio all'inizio dello studio e al termine dello stesso, dopo otto settimane, periodo in cui entrambi i gruppi hanno mantenuto un regime alimentare controllato ma solo uno di questi ha assunto per otto settimane l'integratore somministrato in capsule.

Quali erano le caratteristiche dei soggetti coinvolti

Si trattava di giovani con disordini primitivi del metabolismo lipidico e dunque affetti da forme ereditarie causa di ipercolesterolemia isolata o associata a ipertrigliceridemia. Sono disordini per i quali è utile un monitoraggio sin dalla giovane età per prevenire in età adulta la malattia cardiovascolare.

Che risultati sono stati ottenuti?

I risultati sono stati interessanti poiché si è osservato un significativo incremento del contenuto di acidi grassi linoleico e alfa linolenico nei globuli rossi, cui si associava un calo significativo di parametri di rischio cardiovascolare quali l'indice omega-3 e c-Ldl colesterolo nel gruppo che aveva assunto l'integratore. Risultati per ora limitati a una popolazione ristretta e dunque meritevoli di conferme ma certamente suggestivi di efficacia e ottima tollerabilità.

Quali prospettive di impiego si possono ipotizzare, nella popolazione pediatrica e non?

Questi risultati indicano l'importanza dell'alimentazione nel controllo di fattori di rischio cardiovascolare e che l'integratore di grassi polinsaturi derivati da Canapa Sativa può offrire nel raggiungere tale scopo. Va tuttavia considerato che tale opzione non può e non deve essere considerata sostitutiva del trattamento farmacologico, ove necessario. (Nm)

 

 

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