Un settore in grande ascesa, che nel 2021 ha raggiunto i 4 miliardi di euro di fatturato (con una crescita media del +8,2% dal 2014 ad oggi) e che nei primi 7 mesi del 2022 ha fatto registrare già un ulteriore aumento del +8,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Ottime performance sul mercato lo scorso anno per vitamine e integratori e tutta la gamma dei probiotici. A segnalarlo, Iqvia, il provider globale di dati, analisi, ricerca clinica, consulenza e tecnologie innovative in ambito sanitario e farmaceutico, che nei giorni scorsi ha anticipato i primi dati delle vendite in farmacia nel 2022. Il segmento commerciale (prodotti da banco senza obbligo di prescrizione, prodotti nutrizionali, integratori, parafarmaci, creme e cosmetici) ha visto un aumento del 7,7% a valori a 11,4 miliardi di euro, con un aumento a volumi del 7,8%. Per vitamine e integratori, +8%, mentre i probiotici hanno visto un aumento di fatturato nell’ultimo anno del 13% a 536 milioni di euro.
L'importanza degli integratori nella prevenzione e cura di molte malattie è un concetto ormai acquisito. Tuttavia, secondo Alessandro Zati, fisiatra e reumatologo, autore de Uso degli integratori in medicina (Minerva Medica; 256 pp.; € 35), faticano a uscire dal quadro categorico di "sostanze di minore importanza" in cui la medicina ufficiale li ha a suo tempo relegati. Forti delle nuove metodiche di purificazione e riproducibilità, gli integratori hanno trovato sostegno in numerosissimi trial di alto livello scientifico. Bisogna conoscerli approfonditamente per assicurare ai pazienti di ogni età tutte le loro potenzialità salutistiche.
Si terrà a Milano il prossimo 25 novembre, presso il Centro congressi Palazzo delle Stelline, una giornata di studio sugli integratori alimentari promossa da Adritelf (Associazione docenti e ricercatori italiani di tecnologie e legislazione farmaceutiche), Afi (Associazione farmaceutici industria) e Integratori & Salute. Titolo della giornata: la qualità degli integratori lungo la filiera.