Vertical Pharmacy: così si coltivano le piante per gli integratori di domani

07 Aprile 2021

Si chiama Vertical Pharmacy e identifica un ecosistema per la produzione di specie alimentari più nutrienti e salutari, isolando l’ambiente da patogeni e inquinanti esterni. A inventarla e progettarla, una collaborazione tra Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) e Idromeccanica Lucchini Spa, azienda specializzata nella produzione di serre, sistemi di irrigazione, aerazione e illuminazione a led. In sostanza, un sistema rivoluzionario per coltivare erbe officinali ad alto contenuto di principi attivi da destinare alla produzione di farmaci e integratori.

“I sistemi altamente tecnologici ed automatizzati di questo tipo di farm che sfruttano l’illuminazione a led per coltivazioni fuori suolo sono in grado di ricreare le condizioni ambientali perfette per ottimizzare la crescita delle piante, massimizzare i loro nutrienti e aumentarne la produzione, grazie alla coltivazione su più cicli annuali rispetto al singolo ciclo a terra”, spiega Gabriella Funaro, ricercatrice Enea della Direzione innovazione e sviluppo. “All’interno di ogni piano della serra verticale si possono trovare sistemi di coltivazione idroponici o aeroponici, che permettono di utilizzare fino al 95% in meno di acqua rispetto alle tecniche coltive tradizionali, senza sfruttare suolo e in totale assenza di pesticidi e insetticidi”.

La coltura idroponica è una tecnica di coltivazione fuori suolo in cui le piante sono coltivate in un mezzo liquido. La pianta viene nutrita con una soluzione composta essenzialmente da acqua e da elementi nutritivi. La tecnica aeroponica, invece, è un sistema di coltivazione idroponico senza l’utilizzo di terra o di qualsiasi altro substrato, in cui la pianta è sorretta da strutture di sostegno e le radici sono nebulizzate con soluzione nutritiva ad intervalli regolari e frequenti.

Tra le piante candidate, lo zafferano, ideale per produrre integratori alimentari a supporto della cura di patologie depressive e oculari, e il ginseng siberiano, una specie estremamente ricca di principi energizzanti e stimolanti utilizzati in campo nutraceutico.

“In Italia la produzione di erbe officinali è da sempre insufficiente a soddisfare le richieste crescenti di consumatori che sempre di più si rivolgono alle cure naturali”, prosegue Fornaro. “L’industria farmaceutica che utilizza principi attivi di origine vegetale importa ancora molto dai mercati esteri, la cui filiera non sempre è controllata come quella italiana o europea. Produrre essenze vegetali necessarie alla farmaceutica garantirebbe quindi fin da subito uno sbocco commerciale ai prodotti coltivati nella Vertical pharmacy”.

Conclude Massimo Lucchini, Amministratore delegato dell’omonima azienda: “Fin dal 2014 Idromeccanica Lucchini ha investito sulla Vertical farm sviluppando e migliorando le tecnologie di coltivazione. Dal primo prototipo di serra verticale in Italia, concepito assieme a Enea in occasione di Expo Milano 2015 e passando per il progetto BoxXLand, un sistema modulare per la coltivazione di prodotti orticoli in tutti gli ambienti e in ogni clima, si è arrivati nel 2020 a terminare le sperimentazioni preliminari riguardanti le specie officinali a utilizzo farmaceutico. Da qui nasce Cultipharm, un modello di business che porta la nostra azienda a non vendere più solo tecnologia per la coltivazione verticale ma un intero sistema integrato”. 

Nicola Miglino

 

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