Tutto nasce da un intervento del Raff, il Sistema di allerta rapido della Commissione europea, in seguito a un episodio grave di epatotossicità verificatosi in Spagna, con necessità di trapianto conseguente, dopo assunzione di un integratore alimentare contenente Garcinia Cambogia. Episodio simile a un altro già avvenuto nel 2020.

L’invito del Ministero guidato da Roberto Speranza agli operatori del settore è di “adoperarsi per gli opportuni controlli, inclusi gli usi come erbe sfuse, che potrebbero essere interessati alla problematica”.

Così, in una nota, ha commentato il gruppo di Studio sugli integratori alimentari dell’Afi (Associazione farmaceutici industria): “Al momento, trattandosi di un caso isolato per il quale non è noto conoscere il dosaggio utilizzato, l’eventuale uso concomitante di farmaci o altri integratori, lo stato di salute del soggetto interessato, non si ravvisano elementi tali da giustificare l’interruzione della commercializzazione di tutti i prodotti contenenti Garcinia Cambogia. Si richiama l’attenzione delle aziende sulla necessità di effettuare un attento monitoraggio della situazione e della purezza degli ingredienti utilizzati nei propri prodotti, assicurando un tempestivo intervento nel caso in cui si dovessero ravvisare pericoli per la salute pubblica correlati all’utilizzo del prodotto stesso, dandone tempestiva comunicazione al Ministero e agli organi di vigilanza preposti”.

La Garcinia Cambogia è una pianta che cresce in ambienti tropicali ed è tipica di Cambogia, Vietnam, del sud dell'India e delle Filippine. La sostanza biologicamente attiva è la garcinia e deve le sue proprietà fitoterapiche in particolare all'acido idrossicitrico. Tra le proprietà attribuite, la capacità di ridurre la sintesi degli acidi grassi, aumentando il senso di sazietà: i prodotti a base di questa pianta sarebbero quindi utili nel controllo del peso e nel contrastare le dislipidemie