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Statine e magnesio nel paziente dislipidemico

29 Novembre 2024

Il magnesio è fondamentale per regolare l’attività di vari enzimi chiave coinvolti nel metabolismo dei lipidi: la 3-idrossi-3-metilglutaril coenzima A reduttasi (Hmg-CoA reduttasi), che controlla la sintesi del colesterolo, la lecitina-colesterolo aciltransferasi (Lcat), che riduce le concentrazioni di colesterolo Ldl e Vldl nel plasma, la desaturasi (Ds) e la lipoproteina lipasi (Lpl).

Inoltre, un aspetto interessante emerso da uno studio su pazienti con diabete mellito di tipo 1 è la correlazione tra livelli di magnesio e livelli di lipoproteine a bassa densità ossidate (ox-Ldl) nel sangue. Ecco, quindi, che una carenza di magnesio può avere impatto sul metabolismo dei lipidi e una sua integrazione può avere un razionale di impiego.

In uno studio clinico randomizzato e controllato con placebo, durato 12 settimane, si è valutato l’effetto dell’ossido di magnesio (250 mg/die) su persone con prediabete. I risultati hanno mostrato un aumento significativo dei livelli di colesterolo Hdl nei soggetti che avevano assunto magnesio rispetto al gruppo placebo, anche se non si sono osservati cambiamenti in altri parametri cardiometabolici. Un altro studio ha mostrato che, nei partecipanti con malattia coronarica moderata, l’assunzione di 300 mg/die di solfato di magnesio (MgSO4) per sei mesi ha ridotto i livelli sierici di Ldl-C, Sgot, Sgpt e ox-Ldl. Molti dei dati sui benefici del magnesio per il profilo lipidico emersi dagli studi clinici degli ultimi dieci anni, si basano sull'integrazione orale di magnesio e spesso mostrano incoerenza nei risultati per via della variabilità dei gruppi studiati, dei diversi metodi utilizzati per misurare la concentrazione di magnesio nel siero e per la mancanza di stratificazione dei sottogruppi di pazienti. Questo ha generato ambiguità e difficoltà nel consolidare i risultati in questo ambito.

In parallelo, sono stati fatti confronti tra gli effetti del magnesio e quelli dei farmaci statinici sui livelli delle lipoproteine, poiché l’Mg2+-Atp catalizza lo step limitante della sintesi del colesterolo, ovvero il medesimo enzima su cui agiscono le statine. L’Mg e le statine, infatti, inibiscono entrambi l'enzima Hmg-CoA reduttasi, bloccando il percorso. Il magnesio mostra effetti simili alle statine, come il miglioramento della funzione endoteliale, l’inibizione della proliferazione delle cellule muscolari lisce vascolari e dei macrofagi, la promozione della stabilità della placca e la riduzione dell'infiammazione. Per esempio, il magnesio è necessario per l'attivazione dell'enzima che disattiva l'Hmg-CoA reduttasi, modulando, quindi, piuttosto che inibendo direttamente l’enzima. Anche la lecitina-colesterolo aciltransferasi (Lcat), che abbassa i trigliceridi e il colesterolo Ldl e aumenta l'Hdl, richiede magnesio per funzionare, mentre le statine non influenzano l'enzima desaturasi, anch'esso dipendente dal magnesio.

Uno studio del 1997 ha valutato gli effetti di un'integrazione orale di magnesio (411-548 mg di Mg al giorno) su 33 partecipanti. In questo studio, condotto in doppio cieco e controllato con placebo, si è osservato un aumento dell'escrezione urinaria di magnesio e sodio, insieme a un aumento significativo di apolipoproteina AI, colesterolo Hdl e attività di Lcat. Il rapporto colesterolo totale/Hdl è migliorato negli ultimi 14 giorni di integrazione di magnesio, evidenziando che il magnesio potrebbe migliorare i lipidi sierici e ridurre la pressione sanguigna tramite la soppressione dell’attività adrenergica e, possibilmente, la natriuresi. Un altro studio del 2021 ha confermato che il magnesio produce effetti diversi rispetto alle statine.

Nel 2014, uno studio ha esaminato l'effetto del magnesio aggiunto alla terapia con atorvastatina su pazienti con iperlipidemia, osservando un miglioramento dei livelli di Mg sierico, L-cat plasmatico, colesterolo Hdl, e una riduzione significativa del colesterolo totale, Ldl, e trigliceridi. In aggiunta, i pazienti che assumevano anche il magnesio hanno mostrato livelli ridotti di creatina chinasi (Ck), indicando una potenziale protezione contro la mialgia indotta dalle statine. Rispetto alle statine, il magnesio è generalmente ben tollerato, con effetti limitati a lievi disturbi gastrointestinali.

Silvia Ambrogio

Bibliografia

  • The Link between Magnesium Supplements and Statin Medication in Dyslipidemic Patients. Curr Issues Mol Biol. 2023 Apr 5;45(4):3146-3167.
  • Association between Serum Magnesium Levels and Risk of Dyslipidemia: A Cross-Sectional Study from the China Health and Nutrition Survey. Biol Trace Elem Res. 2024 Jun;202(6):2410-2418.
  • Effect of Magnesium Supplementation on Lipid Profile: A Systematic Review and Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials. Eur. J. Clin. Pharmacol. 2017;73:525–536.
  • Comparison of mechanism and functional effects of magnesium and statin pharmaceuticals. J Am Coll Nutr. 2004 Oct;23(5):501S-505S.

 

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