In Italia sono più di dieci milioni le persone colpite da dislipidemie lievi e moderate. Il 40% non ne è consapevole e non viene quindi trattato, con il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari che richiedano trattamenti farmacologici. È possibile, però, controllare il fisiologico metabolismo del colesterolo con l’assunzione di sostanze di origine naturale, con comprovata efficacia e ridotti effetti collaterali.
Bere latte non aumenta colesterolemia e rischio cardiovascolare, secondo quanto emerge da uno studio pubblicato nei giorni scorsi sull'International journal of obesity.
Ribadito nel corso di Spazio Nutrizione, il convegno sulla sana alimentazione tenutosi a Milano il 25 e 26 settembre scorsi, il valore di una dieta equilibrata e, se necessario, di un’integrazione alimentare mirata per il controllo della colesterolemia Ldl. L’occasione è stata l’intervento di Andrea Poli, della Nutrition foundation of Italy: “La dieta svolge una funzione importante nella prevenzione delle malattie coronariche, ma la sua efficacia nella riduzione della colesterolemia è in realtà spesso limitata”, spiega Poli. “Gli integratori per il controllo della colesterolemia, se utilizzati maniera appropriata, possono quindi rafforzare gli effetti della dieta nella riduzione delle malattie cardiovascolari, specie coronariche”.
È stato di recente pubblicato uno studio che ha esaminato le relazioni tra i metodi di preparazione del caffè e i rischi di infarto e morte che ha concluso che la bevanda filtrata è la più sicura.