La disponibilità sul mercato italiano di prodotti sicuri ed efficaci di questo tipo è assai ampia, come sottolinea in una nota Integratori Italia, l’associazione italiana di categoria legata a Confindustria, parte di Unione Italiana Food, da sempre impegnata per il corretto utilizzo degli integratori.
“Alcuni dei principi attivi disponibili, come i fitosteroli e il beta-glucano - si legge - inibiscono l’assorbimento intestinale del colesterolo. Altri, come la monacolina K presente negli estratti del riso rosso fermentato, interferiscono invece con la sintesi del colesterolo, a livello epatico, inibendo l’attività dell’enzima HmgCoA-reduttasi. Altri ancora, come la berberina, migliorano il profilo lipidico diminuendo i tassi di trigliceridi e di colesterolo nel sangue”.
Continua Poli: “L’importanza del controllo del tasso di colesterolo plasmatico, e soprattutto dell’Ldl, in prevenzione cardiovascolare è oggi sostenuta da una ricca serie di studi di varia natura. Questi studi hanno da un lato rilevato come al crescere della colesterolemia Ldl l’incidenza di eventi clinici come l’infarto di cuore aumenti in maniera continua e dall’altro come la riduzione dei livelli del colesterolo stesso, comunque ottenuta, induca invece un calo di questi eventi. L’impiego delle sostanze sopra citate, specie se supervisionato da un medico o da un professionista della salute, può essere affiancato sin dall’inizio agli interventi di correzione della dieta che agisce su altri fattori di rischio, per massimizzarne l’efficacia nella prevenzione cardiovascolare”.