Pubblicato in Videointerviste
Antonio Laganà
Centro di eccellenza per la Chirurgia ginecologica mini-invasiva
Ospedale “Filippo Del Ponte”, Università dell’Insubria, Varese
Nelle recenti linee-guida su gestione e trattamento dell’endometriosi pubblicate dall’European society of human reproduction and embryology, un intero capitolo è dedicato al ruolo dell’alimentazione. Al momento, non emergono indicazioni su tipologie di dieta specifiche, ma vi sono evidenze scientifiche consistenti che indicano come un’alimentazione ricca di acidi grassi Omega-3 possa giocare un ruolo nel ridurre sintomi quali la dismenorrea. Altri studi sottolineano come un adeguato apporto di vitamina D si associ a diminuzione del dolore percepito. Ancora, una dieta ricca di antiossidanti quali vitamine A, C ed E sembra associarsi a miglioramento del dolore, considerato che spesso l’endometriosi si correla a patologie autoimmuni e pro-infiammatorie come la fibromialgia, la rettocolite ulcerosa e il morbo di Crohn. Infine, alcuni studi sembrano suggerire che un ridotto introito di alimenti contenenti glutine e prodotti caseari, insieme a un adeguato consumo di frutta, verdura e pesce garantiscano un miglioramento della qualità di vita.
Nicola Miglino