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In collaborazione con Associazione medici endocrinologi e Società italiana dell’obesità
Lo scorso 4 marzo si è celebrata la Giornata mondiale dell'obesità, istituita nel 2015 dalla World obesity federation. Il tema di quest’anno è stato “Changing perspectives: let’s talk about obesity”, un invito ad aiutare le persone a comprendere la portata e l'impatto della malattia. Secondo le stime attuali, quasi un miliardo di persone al mondo vive con obesità e saranno 1,9 miliardi nel 2035, di cui 1,5 miliardi adulti e quasi 400 milioni bambini. In Italia sono 6 milioni le persone con obesità, secondo dati del 4° Italian barometer obesity report, presentato lo scorso 29 novembre. Una sfida irrisolta di salute pubblica che troppo spesso viene sottovalutata: non trattare l'obesità significa aumentare il rischio di malattie non trasmissibili, tra cui quelle cardiovascolari, diabete, malattie del fegato e molti tipi di cancro. Su questo fronte, l’Associazione medici endocrinologi, insieme alla Società italiana dell’obesità e ad altre società scientifiche di rilievo nel settore, ha da poco pubblicato una nuova linea guida, approvata dall’Istituto superiore di sanità, per il trattamento dell’obesità resistente al trattamento comportamentale nei pazienti con obesità complicata.
di Nicola Miglino