Come consuetudine, il tema è presentato con una videografica informativa condivisa attraverso la pagina Facebook e gli altri strumenti di comunicazione di Unione Nazionale Consumatori e tramite la newsletter e il sito internet della prima associazione dei consumatori in Italia.
La seconda videopillola è stata realizzata grazie al contributo di Domenico Careddu, pediatra Fimp, Vincenzo De Leo, direttore della scuola di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia, dipartimento di Medicina molecolare e dello sviluppo, Università di Siena e Giovanni Scapagnini, ordinario di Nutrizione umana, dipartimento Scienze per la salute, Università degli studi del Molise e Vice-presidente Sinut.
“L’alimento ideale dalla nascita fino al sesto mese è, senza alcun dubbio, il latte materno.” dichiara Careddu “Dal primo anno di vita, è possibile considerare una supplementazione con Vitamina D e K, la cui concentrazione nel latte materno dopo la nascita è bassa. Dopo il primo anno di vita, l’utilizzo di integratori alimentari può essere necessario in bambini che seguono diete di esclusione o in altre situazioni a rischio di carenza. È bene ricordare che soprattutto nei ragazzi che praticano sport a livello pre-agonistico/agonistico, l’alimentazione deve consentire di fornire il miglior supporto metabolico alla prestazione, mantenendo contestualmente un peso e una composizione corporea normali.”
Sulla donna, il parere di Vincenzo De Leo: “Nella fase della pubertà, periodo di passaggio dall’infanzia all’età adulta, può essere utile integrare con Vitamina D, che ha un ruolo fondamentale nel metabolismo osseo. In età fertile, la vitamina B1 si è dimostrata un trattamento efficace per le mestruazioni dolorose e la vitamina E può essere utilizzata nel trattamento della dismenorrea primaria, grazie alla sua attività antiossidante. Infine, per contrastare gli effetti dell’iniziale decremento degli estrogeni in peri-menopausa quali l’alterazione della termoregolazione, della stabilità vasomotoria e del ritmo sonno-veglia, negli ultimi anni si sono affermate come terapie i fitoestrogeni, prodotti nutraceutici che, oltre a rappresentare una buona alternativa alla terapia ormonale sostitutiva, si sono dimostrati in grado di esercitare una spiccata attività antiossidante e antinfiammatoria.”
Così, infine, Giovanni Scapagnini sull’invecchiamento cerebrale: “Il cervello è l’organo del corpo che invecchia più velocemente e in maniera più significativa rispetto a tutti gli altri tessuti dell’organismo. In quest’ottica, trovare delle sostanze che aumentino le difese naturali del cervello, rappresenta sempre più un’emergenza socio-sanitaria. Numerose sostanze nutraceutiche, sono state oggetto di ricerche sperimentali e cliniche, in quanto potenzialmente efficaci nel supportare le funzioni cerebrali. In generale, il cervello è particolarmente sensibile a carenze vitaminiche, e in particolare alcune vitamine del gruppo B svolgono un ruolo cruciale nel mantenimento della fisiologia cerebrale. Gli omega-3 sono considerati acidi grassi essenziali.”