Nell’ultimo anno, il 73,3% degli italiani (soprattutto adulti tra i 35 e i 54 anni e con una leggera prevalenza delle donne) ha utilizzato integratori alimentari almeno una volta e più di 8 italiani su 10 (82,8%) li hanno usati nel corso della propria vita. In generale, i nostri connazionali vedono gli integratori come un “buon aiuto per tutti”, ma anche come “un supporto per mangiare sano e fare movimento” e per “sostenere il benessere psicofisico”.
Un settore in grande ascesa, che nel 2021 ha raggiunto i 4 miliardi di euro di fatturato (con una crescita media del +8,2% dal 2014 ad oggi) e che nei primi 7 mesi del 2022 ha fatto registrare già un ulteriore aumento del +8,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Un’importante risorsa per i sistemi sanitari nazionali, in grado, di garantire, ogni anno, miliardi di euro di risparmio. Questo il valore degli integratori alimentari, secondo quanto ribadito a Milano nel corso dell’incontro “Il settore degli integratori: rimodellare il futuro”, promosso da Integratori & Salute, l’associazione nazionale che rappresenta il comparto e che è parte di Unione Italiana Food. Presenti, oltre 50 imprenditori e top manager del settore riuniti per disegnare nuovi scenari del comparto, che rappresenta un’eccellenza del made in Italy.
L’80% dei consumatori europei legge le etichette degli integratori e utilizza i prodotti in modo responsabile. Il dato emerge da una recente ricerca Ipsos commissionata dall’Associazione europea food supplements europe (Fse) di cui fa parte Integratori & Salute, l’associazione nazionale rappresentativa del settore degli integratori alimentari.