Rondanelli (Università di Pavia): sarcopenia nemica della terza età

16 Luglio 2024

Contrasto alla sarcopenia con una dieta corretta ed equilibrata ed eventualmente con una integrazione mirata. Questo l’imperativo categorico per la terza età, come suggerito da Mariangela Rondanelli, direttore Uoc di Riabilitazione a indirizzo metabolico, dipartimento di Sanità pubblica, Università di Pavia, nel corso della presentazione di “Integrazione alimentare: stato dell’arte e nuove evidenze scientifiche”, review promossa da Integratori & Salute, pubblicata da Passoni Editore e realizzata con il contributo di un pool di esperti italiani sui temi della nutrizione e della salute.

“L’approccio nutrizionale nell’anziano deve essere mirato a contrastare la sarcopenia, che comporta la perdita di massa muscolare e aumenta il rischio di cadute compromettendo gravemente la salute”, spiega Rondanelli. “Tra i 70 e gli 80 anni, il 24% circa dei soggetti è sarcopenico e negli over 80 arriviamo a percentuali del 50%, con perdita di massa e forza muscolare. È, dunque, assolutamente fondamentale che il soggetto anziano assuma quantitativi adeguati di alcuni specifici nutrienti, fondamentali per il suo benessere fisico, psichico e cognitivo. In particolare, bisogna assicurare un apporto adeguato di proteine, aminoacidi, vitamina D e Omega-3. Si raccomanda di consumare a ogni pasto una quota adeguata di proteine, a scelta tra quelle di origine animale o vegetale. La leucina è un aminoacido essenziale ramificato, che è stato dimostrato essere il principale aminoacido essenziale in grado di modificare il turnover proteico nel muscolo scheletrico, diminuire la proteolisi e aumentare la sintesi proteica, nonché di migliorare l’assorbimento e il metabolismo del glucosio muscolare. Il beta-idrossimetilbutirrato è un metabolita della leucina e si è dimostrato utile nell’attenuazione della perdita di massa, della forza e della funzione muscolare.  Per quanto riguarda gli Omega-3, le raccomandazioni attuali per l’assunzione di Epa e Dha per la salute generale variano da Paese a Paese, ma in genere si consigliano da 250 a 500 mg/giorno come combinazione di entrambi gli acidi grassi. Alla luce della carenza endemica di vitamina D negli anziani, si dovrebbe prendere in considerazione una concomitante integrazione di vitamina D: almeno 800-1.000 UI al giorno.  Infine, anche una condizione di disbiosi o, in generale, di alterazione del microbiota intestinale, dovuta all’età o a fattori esterni, potrebbe essere implicata nello sviluppo della sarcopenia attraverso diversi meccanismi, legati soprattutto al rilascio di fattori pro-infiammatori. Poiché frequentemente i soggetti anziani non riescono a soddisfare i fabbisogni di nutrienti utili a mantenere la massa muscolare con la dieta, è utile associare integratori alimentari o alimenti a fini medici speciali debitamente formulati per la terapia della sarcopenia”.

Nicola Miglino

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