Ora il governo britannico, facendo seguito a una discussione cominciata un anno fa, ha pubblicato un documento in cui ufficialmente proclama la decisione, frutto anche di una consultazione pubblica che ha visto il 93% dei cittadini interpellati assolutamente favorevole, in particolare insegnanti e operatori sanitari.
“I dati della ricerca scientifiche ci dicono che un consumo eccessivo di queste bevande nei soggetti più giovani si associa frequentemente ad alterazione comportamentali e sintomi di astinenza” si legge nel documento.
Gli energy drinks sono bevande molto criticate dalla comunità scientifica per l’alto contenuto di zucchero, caffeina e taurina. L’Efsa ha stabilito una soglia di sicurezza pari a un consumo giornaliero non superiore a 3 mg pro-chilo di caffeina in bambini e adolescenti. Una lattina da 250 ml di bevanda cosiddetta energetica contiene circa 80 mg di caffeina, con un contenuto di zuccheri del 60-65 per cento superiore a quello delle bibite tradizionali.
La decisione del governo è stata accolta favorevolmente dalla British soft drinks association: “Abbiamo sempre appoggiato questa linea, coerente con i nostri codici di comportamento per cui le aziende a noi associate già da tempo non promuovevano questi prodotti, pur riconosciuti sicuri dalle autorità regolatorie in tutto il mondo, ai minori di 16 anni”.