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Riccardo Caccialanza
Direttore Uoc Dietetica e Nutrizione Clinica, Policlinico San Matteo (Pv)
È ormai noto come la vitamina D sia in grado di esercitare attività extra-scheletriche, vuoi di carattere immunomodulatorio, vuoi di protezione contro le infezioni del tratto respiratorio piuttosto che effetti pleiotropici sul sistema cardiovascolare. Dallo scoppio della pandemia di Covid-19, diversi studi ne hanno suggerito un ruolo nella riduzione del rischio e della gravità del decorso, ma si tratta per lo più di analisi retrospettive o basate su piccoli campioni. Sono dunque necessarie ulteriori ricerche, molte delle quali in corso, per verificare l'utilità della supplementazione nella prevenzione e/o nel trattamento di Covid-19, nonché per chiarirne il ruolo nei processi fisiopatologici.